Ibernare il corpo per risvegliarsi nel futuro. Sembra fantascienza ma secondo alcuni è la nuova frontiera della scienza. Immersi in azoto liquido a meno 190 gradi.
Il caso della ragazzina inglese di 14 anni morta di cancro, che si è vista riconoscere dall’Alta Corte di Londra il diritto a farsi congelare subito dopo la morte, ha sdoganato un dibattito su cui si discute da anni. Ne parliamo su questo numero di Confidenze nella Cronaca dove abbiamo chiesto a tre pareri illustri cosa ne pensano.
Nel mondo i privilegiati che hanno scommesso su una seconda vita futura, ammesso che la tecnologia consentirà di farlo, sono più di 300 e le richieste continuano a crescere senza sosta. I costi del processo di crioconservazione sono tutt’altro che alla portata di tutti: si va dai 160 ai 200 mila dollari; 80mila se si vuole congelare solo la testa. Ma anche a poterselo permettere voi lo fareste? Io no, non mi piacerebbe svegliarmi in un altro mondo, dove non ho più nessun affetto e legame, in una società dove non mi riconosco.
E detto in tutta sincerità questa dell’ibernazione mi sembra l’ultimo capriccio da ricchi, un po’ come quelli che qualche anno fa si facevano organizzare i viaggi privati sulla Luna e nello spazio.
Ma siccome il desiderio di immortalità è presente in tutti noi e ciascuno lo sublima come può (con la religione, con la discendenza dei figli, con l’arte, ecc.) allora vi chiediamo una risposta sincera al nostro sondaggio: Ti faresti ibernare?
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