Ex e amico: così diventa possibile è il titolo di un articolo che potete leggere sul numero di Confidenze in edicola questa settimana. Ma anche un’affermazione che io condivido a 360°. Non a caso, i rapporti con i miei ex (quelli importanti, intendo) sono ottimi.

Il merito principale penso sia da attribuire alla fortuna. Mi è infatti capitato di incontrare uomini che, come ho scoperto dopo esserci lasciati, la pensavano esattamente come me sul fine-storia: quando una persona che hai amato non fa più battere il tuo cuore, continua a essere comunque meravigliosa, anche se sotto sfaccettature diverse. Quindi, perché perderla se c’è la possibilità che si trasformi in un’amica? E molto speciale, visto che la conosci a fondo e siete legati da quella confidenza che solo l’amore riesce a creare.

Un altro merito (altrettanto determinante) dell’avere come amici i miei ex fidanzati è da attribuire all’apertura mentale di questi uomini. Passati e presente (cioè quello in carica). I quali non hanno mai avuto problemi a frequentarsi, anzi. Se si sono vissuti come il nuovo e il vecchio, magari è successo solo al primo incontro. Che, comunque, si è sempre concluso a tarallucci e vino.

Ma lo zampino che ha permesso la costruzione della nostra “grande famiglia” l’ha messo soprattutto l’intelligenza delle donne che hanno fatto breccia nei loro cuori dopo di me. Alcune le conoscevo già, altre erano delle new entry. Ciò che le accomuna, è che oggi fanno parte del gruppo delle mie migliori amiche. Nessuna di noi ha mai provato vicendevole imbarazzo, fastidio né gelosia. E se il caso della vita ha voluto addirittura che con una diventassimo mamme nello stesso periodo (di papà diversi, sia chiaro) e che i nostri figli crescessero insieme (rischiando di farci diventare pure consuocere), con le altre continuiamo il nostro percorso a braccetto. Nella buona e nella cattiva sorte. Perché questa è la tacita promessa (in versione tutta al femminile) che ci siamo fatte.