Sei felice? È una domanda che non manca mai di affascinarmi. Appartengo a quella categoria di persone che non si alzano col sorriso tutte le mattine, non sono naturalmente gioiose, non vedono sempre tutto rosa. E forse proprio per questo, partendo da uno stato d’animo di base un po’ malinconico, mi attirano tutti i metodi che insegnano a cogliere la felicità, a cercarla con dedizione, a costruirla passo passo.
Per questo ho trovato molto interessante il pezzo pubblicato sul n 9, “3 segreti giapppnesi della felicità” che propone l’idea, molto orientale, della felicità come gioia da cercare nell’attimo: ogni fase della vita ha la sua bellezza e ogni momento, unico e irripetibile, porta con sé una possibilità di gioia. Che, di solito, non cogliamo perché siamo tesi a fare altro, a guardare avanti, a correre…
Però, trovare la felicità nel momento è anche una tattica che si può imparare. Molti la apprendono, per esempio, attraverso varie forme di meditazione, io l’ho trovata nello yoga. Che suggerisce di aggrappare l’attenzione a un filo, quello del respiro, per calmare la mente che corre avanti e indietro e cogliere la bellezza dell’istante. Prova: chiudi occhi, concentrati sull’aria che entra ed esce dalle narici e sentiti vivo. È semplicissimo da dire (meno da fare), ma funziona. Spesso basta questo a far nascere un sorriso dentro!
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