Sono sempre di più le donne single che scelgono di mettere al mondo un figlio da sole, senza il sostegno di un compagno accanto.
Vuoi perché il desiderio di maternità arriva sempre più tardi e spesso non coincide con la presenza del partner giusto, vuoi perché arrivate alla scadenza dell’orologio biologico molte non se la sentono di aspettare oltre.
A dirlo è un articolo che compare oggi sul quotidiano La Stampa che riporta il considerevole aumento di adozioni e fecondazioni all’estero, da parte di donne sole italiane.
Com’è noto, la legge italiana (40/2004) non consente l’adozione ai single o alle coppie non sposate, (salvo i cosiddetti casi particolari del vincolo di parentela con il bambino), e non permette alle donne single di sottoporsi a trattamenti di riproduzione assistita. Una pratica che è invece legalizzata in molti Paesi europei, Spagna in testa, ma anche Belgio, Danimarca e Regno Unito, dove negli ultimi anni si è creato un vero e proprio turismo “riproduttivo” con cliniche e banche del seme, che permettono di avverare il sogno della maternità.
E non sono solo le famiglie arcobaleno a essere interessate al fenomeno, ma centinaia di donne che vorrebbero mettere al mondo un figlio, anche senza dargli un padre.
Nel 2016 sono state oltre 120 le donne single italiane, di una età media di 40 anni, che hanno fatto ricorso alle cure apposite per diventare madri, a Barcellona. Nel 2017, stando agli ultimi dati riportati da La Stampa, il numero sarebbe quadruplicato a 485. Per questo da molte parti si chiede di riempire un vuoto legislativo che penalizza il nostro Paese. E voi cosa ne pensate: sareste disposte a fare un figlio da sola? A diventare mamme a tutti i costi?
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