L’obbligo del servizio militare è stato eliminato definitivamente nel 2004 dopo essere stato per più di un secolo un appuntamento inderogabile per ogni giovane.
Introdotto con la nascita del Regno d’Italia, nel 1861, ha segnato intere generazioni rappresentando un passaggio obbligato che per molti significava l’ingresso nell’età adulta e l’uscita dal nido familiare. Quell’anno di naja serviva a confrontarsi con una disciplina militare che forse nella vita sarebbe tornata utile e non solo a fini bellici.
Per la maggioranza dei ragazzi però in concreto si traduceva in un anno perso, di sospensione dallo studio o dal lavoro e quando nel 1972 fu riconosciuta l’obiezione di coscienza e l’istituzione del servizio civile quale alternativa all’esercito, furono in molti a scegliere questa via come più formativa del maneggiare armi.
Poi la fine della corsa agli armamenti e il periodo di pace più lungo attraversato dal nostro Paese hanno fatto il resto e la decisione di abolire la leva obbligatoria è arrivata nel 2004. Di fatto oggi il servizio militare è d’obbligo solo per chi vuole diventare poliziotto, carabiniere, finanziere o vigile del fuoco.
In queste ultime settimane però il Ministro dell’interno Matteo Salvini ha rilanciato l’idea di riportarlo obbligatorio per tutti i ragazzi (e le ragazze visto che dal 1999 è stato esteso in forma volontaria anche al sesso femminile). Per ora si tratta di una sua posizione personale e non di un’intenzione del governo, ma c’è da credere che siano in tanti italiani a pensarla come lui.
Dell’argomento parliamo su Confidenze nella pagine di Le risposte dell’anima, qui vi chiediamo di rispondere al nostro sondaggio: sei favorevole al ritorno della leva obbligatoria?
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