“Avevamo abbandonato i ruoli che erano serviti a plasmare la nostra unione. Nei primi mesi io ero il riccone che l’aveva introdotta ai vini costosi e ai gala di beneficenza, lei l’artista bohémien che prenotava vacanze sulle spiagge thailandesi e mi trascinava nei locali malfamati. Sapevo che incarnavamo un cliché fin troppo abusato, eppure nel nostro caso aveva funzionato. Facevamo scintille dentro e fuori dal letto. Mi piaceva perfino il fatto che, nonostante mi considerassi piuttosto attraente, nessuno in sua presenza mi degnava di uno sguardo. Miranda aveva gambe lunghe e un seno generoso, il viso a cuore e la bocca carnosa. I capelli erano castano scuro, anche se li tingeva di nero da una vita. Li portava spettinati in quel modo studiatamente francese, come se si fosse appena alzata. Aveva una pelle perfetta e nessun bisogno di truccarsi, ma non rinunciava mai a un filo di eye-liner prima di uscire. Studiavo gli uomini che la fissavano nei bar e nei ristoranti. Forse si trattava di una proiezione bella e buona, ma i loro sguardi mi parevano sempre famelici e primordiali. Ero contento di non vivere in un luogo o in un tempo in cui i maschi si portavano appresso le clave ovunque andassero”.
Ted Severson è sposato con una donna splendida, Miranda. Ted Severson ha un grande cervello e grazie a questo ha fatto un sacco di soldi. La donna splendida, Miranda, di sicuro non ha mirato a questi ultimi, quando si è innamorata. Ma di certo non deve essere stato, quello dei bigliettoni verdi, un ostacolo.
A un tratto, però, forse gli anni, anche se non molti, di matrimonio, forse chissà, cominciano a mancare gli argomenti di conversazione a cena, si comincia ad andare a letto a orari diversi. Forse un viaggio può essere una buona soluzione, un rinvigorente. E allora la giovane e bella coppia parte per il Maine, destinazione la costa rocciosa, atlantica, di Kennewick. Del posto si innamorano e, quando si trovano davanti al cartello ‘Vendesi’ di un pezzo di terra sulla scogliera, non ci pensano due volte e lo acquistano.
Un anno dopo, le fondamenta sono state scavate e la struttura di una villa con otto camere da letto è quasi ultimata. Miranda segue i lavori da vicino, Ted la raggiunge quando può. A dirigere i lavori di costruzione c’è Brad Daggett, “un divorziato dall’aria vissuta con folti capelli neri, il pizzetto e una vistosa gobba sul naso”. Un giorno di settembre Ted decide di fare una sorpresa alla moglie. Ovviamente la sorpresa la trova lui e non c’è bisogno che io vi sveli di cosa si tratta.
Londra. Aeroporto. Ted deve tornare negli Stati Uniti, il volo è in ritardo. Qui conosce Lily. E su di lei, sull’archivista dai capelli rossi, non posso dirvi altro.
Posso dirvi che Swanson ha scritto un thriller molto molto spoglio, diretto, ritmato alla perfezione dove ogni azione folle trova una spiegazione e una motivazione che ci fanno comprendere come spesso un gesto vendicativo non sia altro se non la parola fine scritta da chi ha dato l’avvio alla valanga di azioni e reazioni che ad un tratto sfuggono alla ragione.
Miranda ha tradito, giusto? Allora Ted vuole ucciderla. Vuole uccidere lei e Brad. Lily è un angelo, o un diavolo, venuto dal cielo? Lily sa cosa fare, e poi è bella. Bellissima.
Vi assicuro che ogni pagina vi stupirà. Una architettura narrativa ardita, perfetta. Non perdetelo, questo Swanson. Merita di essere letto
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