Integratori alimentari: come scegliere quelli buoni?

Natura
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Li propongono per migliorare la salute, contrastare l’invecchiamento, ottimizzare il funzionamento di organi e apparati. Come scegliere i migliori?

 

Non più solo farmacie, parafarmacie, erboristerie, negozi on line: ormai li puoi trovare persino al supermercato. Sto parlando, chiaramente, degli integratori alimentari, quei prodotti di tipologia molto diversa (vitamine, minerali, amminoacidi, probiotici, fitonutrienti ecc.) e forma altrettanto varia (capsule, compresse, gocce, sciroppi e quant’altro), che consentono di supplementare la normale dieta quotidiana con un extra di principi nutritivi e altre sostanze.

 

Molti degli integratori in commercio sono eccellenti e rappresentano davvero una risorsa utile per star meglio o comunque continuare a star bene. Ma ce ne sono anche tanti di qualità obiettivamente scarsa, per non dire pessima. Come fare allora per evitare di gettare via il proprio denaro ed essere certi di acquistare integratori alimentari realmente validi e benefici? Ti do questi consigli.

 

1 – Chiediti “cosa”, ma anche “quanto”

Non basta sapere che un integratore contiene magnesio, piuttosto che vitamina C: è essenziale conoscere anche la quantità di tali principi attivi presente nel prodotto. Ci sono integratori con dosaggi di nutrienti risibili, di gran lunga inferiori rispetto a quelli quotidiani raccomandati, e praticamente incapaci di apportare qualsivoglia beneficio. Confronta, allora, magari grazie a Internet, due integratori di marche diverse dello stesso nutriente (ti stupirai di quanto ingenti possano essere le differenze di concentrazione) e acquista quello che ne offre di più per singola dose.

 

2 – Scegli le forme biodisponibili

Anche un sasso contiene ferro, ma non c’è bisogno di precisare che ingerendolo l’anemia non ne trarrà alcun beneficio… Il motivo è semplice: ancora una volta non è sufficiente sapere che un certo prodotto contiene un dato elemento e, sfortunatamente, nemmeno che ne contiene in quantità. Una sostanza deve anche essere biodisponibile, ovvero ben assimilabile e utilizzabile dall’organismo. Solo così offre pieni benefici salutistici. Alcuni esempi? Gli integratori di vitamina D2 (ergocalciferolo) sono spesso più economici di quelli di vitamina D3 (colecalciferolo), ma hanno una minore attività biologica nel corpo. Gli integratori di calcio carbonato, invece, mostrano una biodisponibilità ridotta a meno della metà rispetto a quelli di calcio citrato.

 

3 – Acquista prodotti che non siano potenzialmente nocivi

Gli integratori di omega 3, preziosi per la salute di cuore e cervello, sono in genere ricavati da oli di pesce. Questi oli possono risultare contaminati da metalli pesanti, come mercurio e piombo, che sono nocivi. Devi allora verificare che la confezione riporti l’apposita certificazione che garantisce l’assenza di metalli pesanti e altri contaminanti (PCB, diossine ecc.). Preferisci poi gli integratori di betacarotene e altri carotenoidi, da cui il corpo ricava la vitamina A, e non quelli di vitamina A tale e quale, che anche a dosaggi non particolarmente elevati può rivelarsi tossica.

 

4 – Chi più spende…

Infine, un criterio importante è il prezzo. Difficile portarsi a casa un integratore alimentare di qualità spendendo poco: i supplementi nutrizionali davvero buoni in genere non costano pochi euro (ma non è sempre vero il contrario: capita a volte che persino integratori alimentari costosi non siano così validi).

Le aziende serie hanno standard qualitativi elevati e adottano processi produttivi che massimizzano l’efficacia degli integratori: tutto ciò si traduce, purtroppo, in costi di un certo rilievo. Piuttosto però che comprare un prodotto super economico, ma che non vale nemmeno i pochi euro del suo prezzo, scegline uno che costi un po’ di più, magari dedicando del tempo a scoprire dove puoi acquistarlo al prezzo minore, ad esempio confrontando le offerte di diversi store on line, che spesso praticano sconti.

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