Allertata dal numero di casi globali di demenza e dalla previsione che nei prossimi 30 anni il numero di malati addirittura triplicherà, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha appena rilasciato le sue prime linee guida ufficiali per ridurre il rischio di demenza e declino cognitivo.
Si tratta di un documento di poco meno di un centinaio di pagine, facilmente reperibile on line, in cui la più importante istituzione sanitaria al mondo, grazie a prove scientifiche ormai sufficientemente forti, espone le raccomandazioni fondamentali per la salute del cervello, individua i cambiamenti di stile di vita da adottare per aumentare le chance che la mente resti attiva a lungo, evidenzia le sane abitudini in grado di contenere le probabilità di ammalarsi di una delle quasi 100 possibili forme di demenza, tra cui quella vascolare e la malattia di Alzheimer, per menzionare solo le più note.
Se siete frequentatori abituali di questo blog (e, soprattutto, se ne mettete in pratica i suggerimenti…), non vi stupirà scoprire di essere già a buon punto, perché le indicazioni dell’OMS non sono affatto dissimili dai consigli salutistici che potete leggere qui ogni settimana.
Vediamo allora quali sono i comportamenti più importanti secondo il rapporto dell’OMS per la prevenzione della demenza e del declino cognitivo, da mettere in atto al più presto possibile.
1 – Fare regolarmente attività fisica
L’esercizio abituale diminuisce il rischio di demenza poiché migliora la salute cardio-cerebrovascolare e in più ha effetti specifici sulla salute delle cellule del cervello. Praticate almeno 40 minuti di uno sport a vostro piacere nella maggior parte dei giorni della settimana.
2 – Evitare di fumare
Oltre ai danni arcinoti, il fumo può condurre a declino cognitivo, impattando direttamente sulla salute del cervello. Non iniziate o, se già fumate, smettete. Subito.
3 – Minimizzare il consumo di alcol
L’alcol non è un nutriente, non ha alcuna utilità per l’uomo ed è anzi tossico, per l’organismo tutto e per le cellule del cervello specificamente. Sì, anche vino e birra rientrano tra gli alcolici. Meno ne bevete, meglio è.
4 – Mantenere il giusto peso
Essere in sovrappeso rischia di aumentare le probabilità di soffrire di demenza. L’OMS raccomanda di avere un indice di massa corporea inferiore a 25. L’IMC si calcola così: peso in chili diviso altezza in metri al quadrato. Se siete al di sopra, rivolgetevi a un nutrizionista di fiducia.
5 – Seguire una dieta salutare
Sapete quale alimentazione l’Oms ha definito un modello nutrizionale valido per la salute del cervello? Esatto, la dieta mediterranea. Peccato che in Italia, contrariamente a ciò che si crede, la seguano in pochi. Siete tra questi se il vostro menu è composto in primo luogo da verdura, frutta, legumi, cereali integrali (sotto forma di chicchi, non di biscotti…), pesce e olio extravergine di oliva.
6 – Monitorare la pressione sanguigna
La pressione arteriosa alta è associata a un rischio di demenza maggiore. I giusti valori sono inferiori a 120-130 per la “massima” e minori di 80-85 per la “minima”. Misuratela spesso, perché l’ipertensione può non dare sintomi, ma i danni li fa comunque. Altri importanti parametri da monitorare con cura e, nel caso, regolarizzare sono i livelli di colesterolo e la glicemia, anch’essi capaci di favorire il declino cognitivo.
È senz’altro vero che la demenza è più comune tra gli anziani, ma si tratta comunque di un processo patologico, non di un’ineluttabilità legata al fenomeno dell’invecchiamento. Molti potenziali fattori di rischio sono modificabili e lo stile di vita gioca, per l’ennesima volta, un ruolo centrale.
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