L’adorazione dei Magi
– Nella piscina ancora abitata, in questa estate romana che non finisce mai, sento urletti di compiaciuta meraviglia, gente che si affolla attorno a una sdraio, scatta selfie, lancia complimenti…chi ci sarà? Una star del web, un influencer alla moda? No. C’è un bambino. Un paffutello di tre mesi, fra le braccia della madre che è un po’ imbarazzata, un po’ lusingata, e cerca gentilmente di sottrarlo alle mani protese, ma qualcuno riesce a sfiorargli i piedini con una carezza, piovono elogi, benedizione, studio delle somiglianze…Ce ne sono così pochi, ormai, di bambini, che quando ne appare uno diventa subito un’adorazione dei Magi. Ed era impressionante e anche affascinante vedere chiaro, come a teatro, che ci stiamo estinguendo.
Salvini e il suo oppositore
– Mi ha sempre fatto paura Salvini, per la sua voglia di comandare e quella degli elettori di obbedire, per la sua aria di “spezzeremo le reni all’Europa”, per la complicità con quei leghisti che minacciarono Michela Murgia di stupro (non prese nemmeno un centimetro di distanza, tacitamente legittimandoli, e la Murgia scrisse “questo è squadrismo, e Salvini tace”), per le sue derive razziste, il suo modo pericoloso per tutti di trattare l’emigrazione, nell’additare come nemico e causa di ogni male l’immigrato, in un’ istigazione collettiva di triste memoria. E più che mai ne ho paura nel futuro, per la determinazione del suo ego sterminato nella revanche, e anche per la debolezza dei suoi avversari.
Ciò detto, quando ha cessato di essere ministro degli Interni, e un giornalista (suo oppositore da sempre) lo ha invitato a suicidarsi, mi sono allarmata. Caro Giornalista, se lei attacca Salvini, lo attaccherà perché ha un’altra visione del mondo, perché non condivide la sua violenza che chiama buonismo la civiltà favorendo l’imbestialimento, perché in politica usa le parole come mazze, come può attaccare Salvini attraverso lo stesso linguaggio, la stessa brutalità?
Il rispetto che non ha lui per la civiltà deve averlo lei, che lo combatte. Mentre lo invita a suicidarsi diventa salviniano, e dimostra che il salvinismo è più forte di Salvini. E allora ha già vinto, e non c’è speranza.
Qualcosa di allegro
La Miss Italia di quest’anno si chiama Caterina Stramare. Che bel nome! Può voler dire tanto mare, un mare più mare degli altri, o anche, stra-amare, amare fuori di misura. Qualcosa di fiabesco e lieto, comunque.
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