Un libro in cambio di rifiuti, detto così sembra di svilire la lettura a merce di scambio tra generi in via di estinzione: i libri e la salvezza del pianeta. Invece dietro questo originale baratto c’è un librario, Michele Gentile, originario di Salerno, e un’usanza, tutta partenopea, quella del caffè sospeso, rivisitata in chiave culturale.
Chi entra nella cartolibreria di Michele viene invitato ad acquistare un libro che resterà a disposizione di altri per essere letto, in un passaggio del testimone che ha visto crescere anche la quantità di volumi messi a disposizione.
Del progetto e della sua evoluzione in chiave ecologista “Non rifiutiamoci” parliamo su Confidenze di questa settimana nell’articolo di Federico Toro: “Dammi una lattina, ti regalo il libro”.
L’importanza di questa iniziativa sta nel coinvolgere i più giovani, i ragazzi che vanno a scuola. Non è un mistero che le nuove generazioni siano refrattarie a leggere romanzi e libri e che smartphone e tablet abbiano sostituito ogni altro interesse; peraltro, stando agli ultimi dati disponibili dell’Associazione italiana Editori, relativi al 2018, sei italiani su 10 dichiarano di non leggere nemmeno un libro all’anno e su una popolazione di 60 milioni solo 29 milioni legge un libro all’anno e di questi 5 milioni più di uno al mese. D’altronde basta guardarsi in giro sui mezzi pubblici per avere una conferma: sono tutti con il telefono in mano, dai 10 ai 70 anni.
Per chi come la sottoscritta è cresciuto senza cellulari e Internet il punto di riferimento erano le biblioteche comunali dove si andava a prendere in prestito un libro da leggere o da consultare anche per le mitiche ricerche scolastiche, quando non ci si voleva fermare alla enciclopedia casalinga.
Ma adesso che le nostre biblioteche comunali sono diventate più sale di lettura e luoghi di accesso a Internet, restano giusto le biblioteche scolastiche come ultimo avamposto da difendere per coltivare la lettura.
E a tale proposito oltre a segnalarvi l’articolo su Confidenze di questa settimana, mi piace citare la grande iniziativa #IoleggoPerché che si è appena conclusa con l’obiettivo record di 1 milione di libri donati alle scuole in quattro anni. Lanciata nel 2015 dall’Associazione Italiana Editori (AIE), a favore delle biblioteche scolastiche, si tratta di un vera e propria maratona di solidarietà che ogni anno nel mese di ottobre coinvolge cittadini, scuole, editori, e biblitoche di tutta Italia uniti da un obiettivo comune: rafforzare la centralità del libro nella formazione dei ragazzi e l’importanza della lettura al fine di diventare cittadini consapevoli.
Per l’edizione 2019 sono stati donati da privati cittadini circa 300.000 volumi, a cui presto se ne aggiungeranno altri 100.000 donati dagli editori agli istituti scolastici che hanno aderito al progetto. Insomma ciascuno di noi può fare la sua parte e il bisogno di leggere è trasversale a tutte le generazioni e fasce sociali: se si pensa alle case di riposo, agli ospedali e alle carceri, c’è un mondo avido di lettori che aspetta di poter sognare tra le pagine di un libro. Donare sotto forma di libro sospeso o di regalo significa investire sul futuro di tutti. Pensateci per Natale, qualcuno vi ringrazierà.
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