Questa settimana su Confidenze parliamo di adolescenti che sempre più precocemente si scambiano via smartphone foto e messaggi sessualmente espliciti. Il fenomeno colpisce sia per la quantità di ragazzi interessati (tra i 10 e 17 anni lo scambio è reciproco nel 60% dei casi) sia perché di anno in anno si abbassa l’età: addirittura già a 8 anni un minore su 10 è stato esposto almeno una volta a messaggi hot (i dati sono del Jimini Report pubblicato a fine novembre 2019). Del tema parliamo nella storia vera raccolta da Giovanna Sica: Voglio proteggerti da te dove una madre racconta la repentina trasformazione della figlia sedicenne: spesso i nostri ragazzi adottano certi comportamenti per sfida nei confronti dei genitori, per sentirsi grandi e smarcarsi dalla famiglia più che per consapevolezza su cio che fanno. Inviare foto osé al fidanzatino di turno diventa un modo per uscire dal ruolo di eterna bambina agli occhi dei compagni di scuola, o un gesto d’amore incommensurabile, soprattutto dal punto di vista delle conseguenze, visto che raramente si pensa al fatto che diffondere una foto su Instagram equivalga a darla in pasto al mondo intero. Una ricerca effettuata da Skuola.net per Polizia di Stato su 6.500 ragazzi di età tra i 13 e 18 anni ha evidenziato come il 15% di loro ha visto circolare online le proprie immagini sexy. E un altro 12% è stato minacciato. Il motivo? Quasi sempre per scherzo.
Abbiamo ancora in testa gli echi di tragedie come quella di Tiziana Cantone, la ragazza di 31enne, morta suicida nel 2016 a seguito della gogna mediatica scatenatasi su Facebook dopo che era stato diffuso un suo video hot. E che dire della ragazzina inglese di 15 anni che si è tolta la vita nel febbraio 2017 perché i suoi post e le foto su Snapchat non ricevevano like? La madre da due anni sta raccogliendo firme per far approvare una legge che banni dai social i minori di 16 anni.
Si dirà che sono episodi estremi e che a volte basta una distrazione, un scherzo per trasformarsi in tragedia, ma i più giovani non hanno ancora le difese per mettere una distanza tra loro e la realtà virtuale e quando le ore passate davanti a uno schermo diventano quasi più di quelle trascorse nella vita reale, il rischio di una percezione distorta delle cose è reale.
Come si devono comportare le famiglie in questi casi?
L’importante è non ignorare il problema. Un aiuto utile viene da Telefono Azzurro che sul sito pubblica un decalogo di consigli utili su come muoversi in questi casi: “Se hai scoperto immagini, testi o video sessualmente espliciti sul telefonino di vostro figlio, assicurati che sia consapevole dei rischi connessi all’invio di queste immagini. Allo stesso modo, se vieni a sapere che tuo figlio ha ricevuto una foto di nudo che ritrae un altro adolescente, assicurati che non la invii a nessuno. Questa può comunque essere un’occasione per instaurare un dialogo con i tuoi figli riguardo al tema della sessualità”.
È fondamentale poi che i genitori capiscano le motivazioni che hanno spinto il ragazzo o la ragazza a inviare proprie foto/video. Se lo ha fatto impulsivamente per gioco, se lo considera una “prova d’amore” o se è stato costretto/a da qualcuno. In ogni caso è sempre bene rivolgersi alla Polizia Postale o allo stesso Telefono Azzurro che offre un numero gratuito 1.96.96, attivo tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24, e un canale di contatto anche via chat.
Per concludere vi chiediamo di rispondere in maniera del tutto anonima al nostro sondaggio: Hai mai scambiato foto osé sul cellulare?
Commenti