Mi sono fatta un regalo
di Gioia TivanMi sono fatta un regalo. Ho cinquantun anni e sono una donna tutto sommato soddisfatta. Nonostante ciò l’eta comincia ad avere il suo peso, ed è cosi che qualche anno fa si è fatto strada in me un pensiero, una blefaro plastica superiore. All’ inizio era soltanto un’ idea, man mano che il tempo passava però questo pensiero si e trasformato in un desiderio vero e proprio. Non è superficialità o voglia di giovinezza a tutti i costi , ma soltanto ritrovare me stessa nello specchio, perché ora quando mi alzo la mattina mi guardo vedo una donna dall’aspetto sciupato, stanco, quasi malato e stento a riconoscermi. E cosi piano piano, nei periodi in cui lavoro non avendo un’ occupazione continuativa, comincio a risparmiare fino a raggiungere la somma necessaria al mio scopo. Trascorso un po di tempo mi sento ancora titubante, comincio a dubitare di questa mia idea, prendo tempo faccio passare ancora un anno, penso perfino di spendere quella somma in qualcosa di più utile, ma poi mi son detta no. Perché dovrei rinunciare al mio sogno?Se l’ avessi fatto mi sarei di certo pentita, al di la del risultato ottenuto.Cosi un giorno di fine estate mi faccio coraggio e telefono per un appuntamento. Contrariamente a quanto mi aspettavo riesco ad ottenerlo senza aspettare troppo, meglio cosi mi dico e fissiamo la visita per la settimana successiva.E tanto tempo che mi documento sull’argomento e penso di sapere ormai tutto ciò che mi serve. Così finalmente mi metto l’anima in pace, si fa cosi per dire, e aspetto quel giorno. L’appuntamento è fissato per il primo pomeriggio, un po di gocce di Bach e mi sento subito più rilassata. Arrivata in ambulatorio compilo i moduli necessari e poi il medico mi fa accomodare nella stanza accanto dove si svolgerà l’intervento. Sono tranquilla e il medico mi mette subito a mio agio, si scherza anche, qualche battutina e cosi si inizia. In tutto circa quaranta minuti, ecco fatto finalmente ho finito è andato tutto bene, mi posso finalmente rilassare, aspetto un po’ in osservazione e poi si torna a casa. Una volta arrivata a casa mi stupisco di quanto sia stato tutto così semplice, anche se ho ancora i cerotti e non si può vedere il risultato finale fino a quando non toglierò i punti. Sono passati quattro giorni e posso finalmente togliere i punti, il dottore e contento del risultato dell’intervento ed io più di lui. Nonostante il mio aspetto dovrà ancora migliorare nei prossimi mesi, ora quando la mattina mi guardo allo specchio vedo una donna felice non sono per nulla pentita e sento di aver fatto la cosa giusta
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