Nella trappola di uno psicopatico di Cinzia Mammoliti

Cuore
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Il diario di una relazione manipolatoria raccontato da un'esperta di violenze psicologiche

 

“Chi è lo psicopatico? Termine inflazionato e utilizzato spesso in maniera non appropriata, designa un soggetto affetto da un grave disturbo della personalità che si caratterizza per mancanza di empatia, tratti manipolatori e menzogneri, abilità seduttive, anaffettività, sadismo, crudeltà mentale, mancanza di senso di colpa, rimorso, rimpianto. È difficilissimo riconoscere un soggetto affetto da psicopatia, anche perché le sue capacità cognitive e intellettive rimangono intatte e questi individui ricoprono spesso ruoli sociali e professionali prestigiosi che li rendono assolutamente insospettabili. Invece, è la sfera emotivo-affettiva che risulta gravemente compromessa. Ci accorgiamo, pertanto, di avere avuto a che fare con uno di loro perlopiù quando entriamo in una relazione e a danno ormai avvenuto. È una storia tristemente comune quella tra Francesca e Maurizio, di quelle di cui si potrebbe non venire mai a conoscenza, perché si sono concluse senza esiti letali. La cronaca e le statistiche ci parlano solo delle vicende che terminano con uno o più decessi, ma non fanno cenno a tutte le migliaia, milioni di relazioni in cui si muore interiormente ogni giorno, soffrendo le pene dell’inferno per i maltrattamenti subiti da partner anaffettivi, manipolatori, sadici e crudeli. Occorre tenere sempre in considerazione quella che in criminologia prende il nome di cifra oscura, quella che non perviene alle statistiche perché inerente casi non denunciati o addirittura non riconosciuti, il che avviene spesso quando ci troviamo di fronte alla forma più articolata e meno riconoscibile che esista, ma non per questo meno pericolosa: la violenza psicologica”. 

Cinzia Mammoliti è un’esperta in materia di manipolazione relazionale e violenza psicologica. In questo breve ma intenso lavoro è riuscita, attraverso l’adozione della forma intima e diretta del diario, a fotografare l’iter della relazione manipolatoria. Francesca comincia il suo diario il 13 di marzo lamentandosi per il comportamento del suo convivente e della famiglia di lui, della suocera in particolare. È forse proprio questa sua insoddisfazione ad aprire la breccia attraverso la quale si insinuerà il veleno di Maurizio. Un medico, un uomo che subito si apre a Francesca attraverso un sorriso disarmante e l’utilizzo di parole perfette. “Mai mi sono sentito così con una donna”, le dice. “Tu mi sai capire come nessuna è mai stata in grado di fare”, continua. E poi arrivano gli appuntamenti, i baci, le carezze attente. Francesca lascia il convivente: finalmente è arrivato il Principe Azzurro.

Il diario si interrompe il 30 luglio dell’anno successivo. E l’epilogo, che è anche la domanda che chiude le pagine di commento dell’autrice, ci racconta di qualcosa che ci toglie il fiato: il processo di violenza innescato dallo psicopatico, l’impoverimento di energie risucchiate dal vampiro emotivo, ci distrugge il cuore e ci inaridisce l’anima, spegne la centralina dell’empatia, uccide la nostra capacità di entrare emotivamente in relazione.

Le manipolazioni affettive non sono patrimonio solo delle relazioni ‘amorose’. Ci sono amici, presunti tali, che ci vogliono annientare, colleghi di lavoro, famigliari. Soprattutto in questo periodo, in cui la solitudine casalinga, la lontananza fisica, possono accentuare le nostre fragilità e la nostra sete di affetto, saper riconoscere la mano delicata della cattiveria, lo splendido sorriso a tremila denti (come uno squalo) delle persone senza qualità pronte a colpire, è una ‘vitamina C’ che dobbiamo fornire al nostro organismo, al sistema immunitario del nostro cuore.

Cinzia Mammoliti, Nella trappola di uno psicopatico, Sonda

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