Dieta mediterranea, i miti da sfatare

Natura
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È un’alimentazione sana, che i nutrizionisti promuovono. Credi di conoscerla bene? Forse non è proprio così perché molti sono i luoghi comuni che la circondano. Vediamoli uno per uno

di Angela Altomare con la consulenza di Luca Piretta (*) 

 

LA PASTA SOLO A PRANZO
FALSO Se è integrale e viene consumata in piccole quantità (fino a 70 grammi al giorno), può essere mangiata anche a cena, perché apporta carboidrati a lento rilascio, che regalano energia. Il consiglio è alternarla ai cereali integrali in chicco, come il farro o il riso. Così, ci si assicura grande varietà di vitamine del gruppo B e sali minerali, che proteggono dalle malattie metaboliche.

 

POCA CARNE ROSSA
VERO La dieta mediterranea non demonizza la car- ne, che apporta macronutrienti importanti e ha un ottimo potere saziante grazie alla ricchezza di proteine nobili. Però, va consumata con cautela. La carne bianca può essere portata in tavola an- che due volte alla settimana: apporta vitamine del gruppo B e sali minerali, utili nella prevenzione dell’anemia e alla sintesi di antiossidanti naturali come il glutatione. Quella rossa, invece, è meglio consumarla solo una volta alla settimana.

 

OCCHIO ALLE UOVA (PER IL FEGATO)
FALSO Per via del loro contenuto di colesterolo, sono spesso considerate (erronea- mente) nemiche della salute. In realtà, se consumate due o tre volte alla settimana, non sono dannose. Il 70% dei grassi che contengono giovano alla salute: apportano acidi grassi essenziali come l’acido oleico, gli Omega 3 e gli Omega 6, che hanno un’azione antinfiam- matoria.Vanno preferite cotte, sode e alla coque.

 

LATTICINI UNA VOLTA OGNI TANTO
FALSO Il latte e lo yogurt possono essere portati a tavola tutti i giorni, a differenza di quanto si pensa. Sono una fonte preziosa di nutrienti essenziali: tra questi spiccano le proteine, alleate della salute dei muscoli; lo zinco, prezioso per il sistema nervoso; il calcio e la vitamina D, fondamentali per mantenere le ossa forti e prevenire l’osteoporosi. I formaggi, in particolare quelli stagionati, invece vanno consumati in dosi decisamente più ridotte.

 

(*) specialista in scienze della nutrizione

Da Confidenze n. 33 

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