Oggi, 13 agosto è la giornata internazionale dei mancini. Una piccolissima rivalsa per chi, da piccolo, ha dovuto correggersi e imparare a usare la mano destra per scrivere (succedeva ancora negli anni Sessanta), per chi si è sempre sentito dire “Ah, sei mancino?” in tono perplesso, per chi fatica tutti i giorni con forbici, mouse, lavelli, porte e tantissimi altri oggetti di uso quotidiano progettati per chi ha il lato destro dominante.
Si calcola che i mancini siano circa il 10% della popolazione mondiale e, anche se le cause del mancinismo sono sconosciute, alcuni studi scientifici sostengono che all’uso prevalente della sinistra corrispondano una memoria più stringente, una maggiore abilità visivo-spaziale, una miglior capacità di coordinamento.
È vero che sono più creativi? O lo diventano perché, fin da piccoli, sono costretti a muoversi in un mondo pensato per destrimani e quindi sviluppano migliori capacità di adattamento? Di certo tra i mancini si contano tante personalità geniali e innovative, da Albert Einstein a Vincent Van Gogh, da Gandhi a Marie Curie, da Leonardo a Raffaello. E venendo più vicino a noi, sono mancini l’ex presidente Usa Barack Obama, Lady Gaga, il principe William d’Inghilterra, Paul Mc Cartney, Bill Gates, Steva Jobs, Mark Zuckerberg e molte altre personalità del mondo dello spettacolo, della politica e dell’innovazione.
Un modo per celebrare questa giornata? Provare, da destrimani, a usare fino a sera la sinistra come dominante. Un esercizio che sembra facile, ma non lo è per niente!
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