Stop al global warming: anche Papa Francesco scende in campo 

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Nella lotta al riscaldamento globale un’altra voce importante scende in campo a sostegno di Stopglobalwarming.eu, l’ Iniziativa dei cittadini europei (ICE) nata da un’idea di  27 Premi Nobel e oltre 5.000 scienziati e sostenuta da diverse personalità del mondo della cultura (Da Mercalli a Salvatores fino a Toscani), per risolvere il problema delle emissioni di CO2. Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato ha così dichiarato:

Occorre fare tutto il possibile per limitare la crescita della temperatura media globale sotto la soglia di 1,5 gradi centigradi, come sancito nell’Accordo di Parigi sul Clima: andare oltre si rivelerà catastrofico, soprattutto per le comunità più povere in tutto il mondo. In questo momento critico – aggiunge il Papa – è necessario promuovere una solidarietà intra-generazionale e inter-generazionale. Invito ciascun Paese ad adottare traguardi nazionali più ambiziosi per ridurre le emissioni”.

Un appello importante che si unisce a quello lanciato negli scorsi mesi dai testimonial di Stopglobalwarming.eu,  tra cui spicca anche Marco Cappato  (leader dell’Associazione Luca Coscioni e fondatore di EUMANS! Il movimento di cittadini europei attivo sulle principali tematiche legate alla sostenibilità), insieme a  esperti come Alberto Majocchi (Professore Emerito di Scienza delle Finanze all’Università di Pavia) e  Monica Frassoni (ex co-Presidente del Partito Verde Europeo).

Stopglobalwarming.eu propone lo spostamento delle tasse dalle persone all’ambiente, e dunque alle emissioni di CO2, riducendo le tasse sul lavoro. Secondo la proposta – che per legge verrà obbligatoriamente discussa dalla Commissione Europea al raggiungimento del milione di firme  – chi emette anidride carbonica in Europa pagherebbe un prezzo a tonnellata (dai 50 euro iniziali a 100 dopo 5 anni) incentivando il risparmio energetico e le fonti rinnovabili. Il ricavato andrebbe a beneficio dei lavoratori, con una riduzione delle tasse in busta paga. In questo modo l’Unione Europea potrebbe ricavare un tesoretto di 180 miliardi di euro all’anno  per ridurre la pressione fiscale sui lavoratori europei.

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