Il diario, i quadernoni, lo zaino… e i compiti, li hai finiti? Di questi tempi, un anno fa, sarebbero state queste le preoccupazioni delle famiglie: procurarsi il materiale scolastico, controllare i compiti, informarsi su eventuali cambi di insegnanti, e quel pizzico di ansia (come andrà coi compagni, si farà degli amici?) sempre presente all’inizio di un nuovo ciclo scolastico. Oggi, mentre le scuole stanno per cominciare, con un calendario che va dal 7 settembre in Alto Adige al 24 in Basilicata e Calabria, le ansie degli anni scorsi sembrano lontanissime, le preoccupazioni concentrate sui possibili contagi, sul timore che possano scattare lockdown e quarantene al primo sintomo influenzale o peggio che l’inizio della scuola faccia di nuovo precipitare la situazione. Mentre il Ministero della Salute sperimenta un test rapido, che permetterebbe uno screening veloce per insegnanti, personale e studenti, molte famiglie si chiedono come fare a conciliare figli e lavoro, se dovesse scattare di nuovo la didattica a distanza. E sono soprattutto le donne a rischiare: secondo un’indagine realizzata da Altroconsumo, nel 59% dei casi sono state solo le mamme ad assistere i figli seguendoli nei compiti e nelle lezioni, ma anche guidandoli all’uso di computer o tablet e di tutti gli strumenti elettronici necessari per collegarsi online. E oggi sono sempre le mamme a preoccuparsi di più.
E i bambini? Per loro, sempre secondo l’indagine di Altroconsumo, il ritorno a scuola è comunque atteso con gioia: l’84% dei bambini ha sentito la mancanza dei compagni di classe e il 72% del proprio istituto. A conferma che, per loro, la scuola è anzitutto socialità, possibilità di farsi nuovi amici e condividere emozioni con i coetanei. Mascherine (non sempre obbligatorie) e banchi a distanza sono secondari, quel che conta è ritrovare gli amici!
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