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I fratelli Bindel sono legati da una promessa: amarsi e proteggersi a vicenda. Sarà questo il filo conduttore che permette loro di sopravvivere lungo quattro generazioni in un arco storico che si snoda dalla Russia zarista dell’Ottocento alla rivoluzione sovietica, fino alla partenza della famiglia per Israele nel 1970. L’eredità di Jakob Bindel di Bernice Rubens (Astoria, 22 euro) è una saga familiare, densa e leggermente amara, come una birra rossa.
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Clare Hunter, artista e curatrice tessile, dedica al ricamo il suo libro d’esordio, I fili della vita (Bollati Boringhieri, 18 euro). Un mix tra storia e testimonianza, che si muove attraverso i secoli per ricostruire figure di donne che hanno affidato al ricamo messaggi preziosi, segreti, ricordi, emozioni. Dai lavori della regina di Scozia Maria Stuarda, che rappresenta col filo la propria storia, agli scialli coi nomi dei figli scomparsi ricamati dalle madri argentine, un libro insolito, da sorseggiare lentamente come una tazza di tè.
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In scienza e coscienza (Longanesi, 16 euro) è la testimonianza vera di Annalisa Malaria, medico, di turno in Pronto soccorso a Codogno quando arriva Mattia, un giovane con una strana polmonite. È il 20 febbraio 2020, primo atto della pandemia. La storia di Annalisa e del team che lotta con lei contro il Covid è forte e decisiva. Come un amaro.
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Che cosa succederebbe nel mondo se arrivasse la prima Messia donna? Partendo da questa domanda, quattro autrici comiche, Daniela Delle Foglie, Michela Giraud, Laura Grimaldi e Serena Tateo, hanno unito le forze per scrivere questo romanzo ironico, frizzante come una coppa di champagne, che parla di quattro donne alle prese con i problemi di oggi, dal precariato cronico all’eccesso di ansia, le cui vite s’incrociano con quella della squinternata ma anche irresistibile Tea. Tea. Storia (quasi) vera della prima Messia (HarperCollins, 17,50 euro).
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Chi è stato Marcello Mastroianni? Oltre i successi e il fascino planetario, oltre la fama di seduttore pigro ma irresistibile, oltre la lunga storia di fedeltà-infedeltà matrimoniale (è sempre rimasto sposato con Flora Carabella che sempre ha tradito) ci sarebbe un uomo inquieto, tormentato dal desiderio di non ferire nessuna donna ma forse incapace di amare davvero. È questo il profilo della star disegnato da Silvana Giacobini, grande giornalista e scrittrice in Marcello Mastroianni. L’uomo che amava le donne (Cairo, 16 euro). Un ritratto documentato dell’attore, tra film e momenti di vita, trionfi e fragilità. Una lettura stuzzicante come un vino liquoroso.
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È facile sentirsi stranieri e a disagio quando si è costretti a lasciare il proprio Paese d’origine e a cercare rifugio altrove. È quello che è sempre successo ai migranti, in ogni epoca, e che capita in questo romanzo alla famiglia Schwarts, che in fuga dalla Germania nazista si trasferisce in un piccolo paese vicino a New York. Joyce Carol Oates, tra le più famose scrittrici americane viventi, racconta in La figlia dello straniero uscito qualche anno fa e ora ripubblicato (La Nave di Teseo, 22 euro) la vicenda di un matematico che, arrivato negli Usa, è costretto ad accettare un lavoro come becchino e di sua figlia Rebecca, costretta a crescere in fretta e messa di fronte alla necessità di ricominciare e reinventarsi da zero. Un cocktail, con un mix di sapori e un finale inaspettatamente dolce.
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Siamo a Volterra, tra mura medievali e vestigia etrusche. La tranquillità della cittadina toscana viene rotta da un omicidio: una donna è stata strangolata e gettata in un fosso. Se ne occupa il comandante dei carabinieri Maurizio Nardi, un uomo schivo e solitario. Che presto dovrà indagare sulla scomparsa misteriosa di un’altra donna, Giorgia, delusa da una storia d’amore a a Volterra in cerca di rifugio. Redenzione (NNEditore, 17 euro) di Chiara Marchelli, traduttrice e autrice di romanzi e racconti, porta all’attenzione dei lettori una nuova figura di detective, che dovrà scavare nel passato della cittadina, nei segreti custoditi nell’ex manicomio come nella fragilità dell’animo umano per venire a capo del delitto. Un romanzo mozzafiato, che si beve come un caffè, caldo e forte.
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Paula Karst studia al prestigioso Istituto superiore di pittura a Bruxelles la tecnica del trompe-l’oeil durante sei mesi intensi, che richiedono attenzione, disciplina e grande coinvolgimento anche fisico. Una volta diplomata, verrà ingaggiata a Cinecittà, poi in Russia infine in Francia dove, con un ex compagno di studi, si tufferà in un progetto ambizioso. Un romanzo di formazione, che intreccia più vite, in un affresco che ha al centro una riflessione sull’arte e sulla capacità creativa. Un mondo a portata di mano (Feltrinelli, 16 euro) è il nuovo romanzo da degustare come un vino importante di Maylis de Kerangal, scrittrice francese che con Riparare i viventi ha commosso il mondo.
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