L’avrei probabilmente fatto anche in un altro periodo. Ma in questo, più che mai, mi sono buttata a fionda sull’articolo Costruisci così la tua felicità (pubblicato su Confidenze in edicola adesso) con l’avido desiderio di scoprire come riprendere a sorridere al futuro.
Se ho scritto “riprendere” e non “imparare” non è un caso: per indole e per educazione ricevuta, il mio atteggiamento nei confronti della vita è piuttosto positivo. Tant’è che tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno. E da quando ho memoria, cerco di inseguire la serenità con tenacia.
Peccato che in tempi di Covid l’impresa sia molto faticosa. Infatti, un po’ come tutti, certe mattine mi alzo svogliata, sperando che arrivi presto la sera per rifugiarmi di nuovo sotto il soffice e protettivo piumotto.
Tanto scoramento, per fortuna, non dura mai troppo. Eppure, ho sentito comunque il bisogno di leggere gli otto consigli di Confidenze. Che commento con voi.
1. Riconosci la gioia. Assaporare ogni minima fonte di piacere penso sia un dovere nei confronti di me stessa. Ma se nella vita normale (cioè pre-pandemia) erano tante e festose, oggi mi ritrovo a crearle, con attività per me inedite. Per esempio, occuparmi della casa e cucinare per il mio fidanzato. Così, quando rientra in un ambiente ordinato e si trova in tavola una ricetta sempre diversa, lui è contento. E io, sento i pori pulsare di felicità.
2. Cerca piccoli gesti appaganti. In questo caso la parte del leone la fa la ginnastica. Sportiva per natura, chiusa tra le mura domestiche sono preda di una pigrizia che mi distoglie dal consueto e quotidiano programma fitness. Perciò, a una certa raduno le forze, mi obbligo lo stesso a prendere tappetino e pesini e inizio di malavoglia una lunga sessione di esercizi. Che concluderò con un senso di soddisfazione pazzesco.
3. Dai significato a ciò che fai. Come vi dicevo, cucinare è il mio elisir per sopravvivere a questi mesi di pandemia. Quindi, lo faccio come se stessi salvando il mondo. E con un impegno tra il patetico e il commovente, taglio frutta e verdura in pezzi minuscoli e di dimensioni assolutamente identiche, perfetti come i tasselli dei mosaici di piazza Armerina.
4. Non smettere di farti domande. La consapevolezza è un aiuto fenomenale per accettare situazioni che non ci vanno a genio. Peccato che dal marzo scorso i quesiti che ognuno di noi si pone non siano affatto forieri di risposte appaganti. Allora, ho deciso di vivere alla giornata, sapendo che per un bel pezzo la situazione non cambierà. Il che non mi spinge a fare i salti di gioia. Ma neppure a caricarmi di aspettative che di certo verranno disilluse.
5. Guarda gli altri negli occhi. Vabbè, questo più che un consiglio mi sembra una presa in giro. Perché gli “altri” che vedo sono quattro gatti in croce. E, comunque, sempre nascosti dalla mascherina. Quindi dove potrei guardarli, se non negli occhi?
6. Se stai male riconoscilo. In realtà, individuo talmente in fretta cause e momenti di sofferenza, da cercare alla stessa velocità del lampo possibili soluzioni. Non sempre efficaci, purtroppo, ma che almeno hanno il pregio di tenere la mente magicamente occupata.
7. Cammina nel verde, coccola il cane. Stare in mezzo alla natura fa bene a corpo e mente, è verissimo. Perciò, a Milano raggiungo qualunque meta attraversando i giardini (anche quando dovrei andare nella direzione opposta). Lontana dalla città, invece, passeggio nei boschi. Senza animali al mio fianco, però, perché (non me ne abbia chi li adora) mi fanno (tutti) una gran paura.
8. Ascolta il tuo corpo e trattalo bene. Attività fisica, alimentazione corretta e coccole beauty fanno parte delle mie abitudini. Detto questo, vi ricordo che i consigli appena snocciolati devono costruire la felicità. E la mia richiede anche qualche malsana sigaretta, un po’ di alcol e un dolcetto trasudante di zuccheri prima di andare a dormire.
D’altronde, bisogna pur sopravvivere.
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