Pensavo fosse ansia invece era l’asma

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Dal 7 all’11 giugno 2021 torna l’Asma Zero Week 

 

Soffro d’ansia fin da piccolissima. Sintomi? Praticamente tutti quelli che ti vengono in mente. Ho imparato ogni tipo di respirazione, ho fatto psicoterapia, mi sono iscritta a yoga, ho fatto meditazione. Le cose un po’ miglioravano, ma l’aria mancava sempre. Andava peggio quando ero raffreddata, stressata, nel periodo dei pollini, dopo che mangiavo il gelato, se qualcuno mi fumava accanto, quando praticavo sport. Con il passare del tempo ho smesso di fare qualsiasi cosa mi provocasse affanno e quindi agitazione.

“Mi manca l’aria”.
“Respira, è l’ansia”.

Sono stata schiava di questa situazione fino ai 37 anni. Durante una visita di controllo per l’ennesima rinite, un’otorinolaringoiatra ha sospettato che ci fosse qualcosa di più, oltre all’ansia, Mi ha consigliato di fare una visita pneumologica e una spirometria. Da lì sono seguiti ulteriori controlli che hanno portato alla diagnosi: ero – e sono – asmatica. Certo che non respiravo bene!

Ho iniziato la terapia cortisonica e le crisi, che nel mio caso erano frequenti ma lievi e non gravi, sono praticamente svanite. I professionisti che ho incontrato in questi ultimi anni erano tutti concordi su una cosa, la terapia non va interrotta quando ci sentiamo meglio, bisogna continuarla per sempre, solo così l’asma può essere tenuta sotto controllo, evitando il peggio. No, l’inalatore blu per le crisi non è sufficiente. Su www.asmazero.it c’ è il test “Quanto utilizzi il tuo spray per l’asma?” utile a comprendere se lo stai facendo correttamente e qual è il rischio che stai correndo. Il risultato si può scaricare, ed è importante farlo, per parlarne con il tuo medico.

Questa settimana su Confidenze c’è un interessante articolo di Paola Rinaldi, scritto con la consulenza di Lucia Morrone (specialista in Pneumologia e Fisiopatologia respiratoria presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli): Asma, un nemico da non trascurare.

Tosse, fiato corto, respiro sibilante e senso di oppressione al torace sono i principali sintomi dell’asma, una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie con cui convivono 300 milioni di persone nel mondo. Ovvero, una su 20”.

Siamo in tanti. E l’asma non è solo quella che vedi in tv, non è solo respiro sibilante (il famoso “fischio”), ma è anche tosse, senso di oppressione, dolore al petto.

Dal 7 all’11 giugno 2021 torna l’Asma Zero Week, con l’obbiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire alle persone con diagnosi di asma la possibilità di ricevere una consulenza specialistica gratuita presso uno dei Centri aderenti all’iniziativa. L’evento, promosso da FederASMA e ALLERGIE, con il patrocinio della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC) e della Società Italiana di Pneumologia (SIP/IRS), è ideato e organizzato da Sintesi InfoMedica e realizzato in partnership con AstraZeneca. Tutte le informazioni sui Centri specialistici aderenti sono su www.asmazeroweek.it, per prenotare una visita puoi chiamare il Numero Verde 800628989 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

Se invece sospetti di soffrire di asma, ma non hai ancora una diagnosi, parlane con il tuo medico. Puoi anche contattare FederASMA e ALLERGIE Onlus per maggiori informazioni, visita il sito www.federasmaeallergie.org o chiama Numero Verde 800123213 dal lunedì al mercoledì dalle ore 11 alle ore 13. 

 

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