Ci sono funghi che ci fanno star bene. No, non sto parlando dei porcini che adoperi per prepararti un profumato risotto o dei chiodini consumati in accompagnamento alla polenta, che comunque allietano il pasto e soddisfano i sensi (e già non è poco!). Quelli a cui mi riferisco sono funghi “terapeutici”, miceti che hanno la capacità di migliorare la salute e aiutare a prevenire – e persino a gestire – determinate condizioni di salute.
Molti di loro provengono dall’estremo oriente, soprattutto da Cina e Giappone, paesi che hanno incorporato questi funghi da tempo immemore nelle proprie medicine tradizionali, utilizzandoli nella preparazione di zuppe medicate e altri piatti preparati con finalità salutistica (d’altronde, l’alimentazione è la prima medicina, no?).
Da qualche decennio, per le loro interessantissime proprietà, i funghi medicinali sono al vaglio dei ricercatori e costituiscono l’oggetto di una disciplina specifica chiamata “micoterapia”. Maitake (Grifola frondosa), shiitake (Lentinus edodes), reishi (Ganoderma lucidum), cordyceps (Cordyceps sinensis), criniera di leone (Hericium erinaceus), ABM (Agaricus blazei, anche denominato Agaricus subrufescens) e molte altre specie di miceti si sono rivelati presidi naturali utili nel proteggere il fegato, modulare l’infiammazione, ridurre la produzione di radicali liberi contrastando l’invecchiamento accelerato, regolare i livelli di colesterolo e trigliceridi, abbassare la pressione sanguigna, normalizzare la glicemia, facilitare il dimagrimento, combattere disturbi della sfera nervosa (stanchezza, insonnia, ansia, umore depresso) e addirittura aumentare la libido.
Ma le qualità più sorprendenti che i funghi terapeutici possiedono sono quelle di regolazione della risposta immunitaria: a seconda della specie, della parte di fungo impiegata e della dose, questi miceti contribuiscono a regolarizzare la risposta immune, sia in un senso che nell’altro. Vengono infatti proficuamente impiegati dagli esperti di nutrizione olistica e di medicina naturale non solo in tutte quelle situazioni di “iperattività” del sistema immunitario, come le patologie autoimmuni e le allergie, ma anche, all’opposto, per sostenere le difese dell’organismo, incrementando la resistenza alle infezioni (ad esempio, nella prevenzione dell’influenza e delle malattie invernali in genere) e persino per meglio difendersi dalle patologie oncologiche. Il miglioramento delle performance immunitarie è merito innanzitutto di alcuni polisaccaridi ad alto peso molecolare, quali i beta-glucani (in particolare, 1,3 e 1,6 beta-glucano), di cui questi funghi sono caratteristicamente ricchi.
“Dove posso trovare i funghi medicinali?”, ti starai a questo punto chiedendo. Alcuni di loro (innanzitutto, shiitake e maitake) sono in vendita come alimento, di solito essiccati. L’altra forma con cui i funghi terapeutici sono commercializzati è quella degli integratori, in capsule o polvere (alcuni micoterapici, tra cui il reishi, non sono commestibili e si trovano solo sotto questa forma). Puoi acquistarli nei negozi di alimenti biologici, in farmacia, in erboristeria e anche negli store online.
Se vuoi provarli, ti consiglio di porre la massima attenzione alla provenienza: i funghi medicinali devono essere coltivati tassativamente con metodi biologici, altrimenti è altissimo il rischio di assumere un concentrato di sostanze tossiche invece che benefiche. Cerca allora in etichetta il logo della foglia bianca su sfondo verde che attesta che il prodotto è stato ottenuto con le tecniche dell’agricoltura biologica. Nel dubbio, un dettaglio che può esserti d’aiuto è il costo: i micoterapici di qualità purtroppo non sono a buon mercato. Se quindi trovi una confezione a pochi euro, lasciala senza rimpianti sullo scaffale.
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