Quali sono le ragioni per cui un amore finisce? Bella domanda! Se la pone la psicoterapeuta Maria Rita Parsi nell’articolo A una coppia al capolinea, che trovate sul numero di Confidenze in edicola adesso.
In realtà, i coniugi in questione hanno deciso di lasciarsi perché stremati dal lockdown. Ma, nella vita normale (chiamiamola così), come si può passare dal cuore che batte a mille alla più totale indifferenza?
Per quel che riguarda convivenze e matrimoni accompagnati dalla solenne promessa di amarsi e rispettarsi fino alla morte, a mio avviso il responsabile delle prime falle che porteranno al naufragio è dare per scontato l’altro. Cioè, sottovalutare il fatto che la persona accanto ha sempre bisogno di attenzioni, carinerie, gesti affettuosi e parole. Anche se si sta insieme da molto tempo.
Invece, quando una storia si consolida è facile cadere nella trappola di quella che io ho sempre definito “sciatteria sentimentale”. Più passano gli anni, infatti, e più si pensa che la dolce metà sia ormai acquisita. Il che porta a non considerarla più il gioiellino dei tempi della passione.
Non succede per cattiveria né con intenzione. Semplicemente, una volta terminata la magica fase scoppiettante di una relazione, troppo spesso si permette alla routine di prendere il sopravvento e di smorzare gli entusiasmi. Ovvero, la benzina della vita in genere, figuriamoci di quella a due.
Purtroppo, si tratta di un errore madornale che commettono in egual misura donne e uomini. E se a decidere di andarsene di solito è chi per primo si accorge di meritare di più, come dargli torto?
E’ vero, stare insieme non significa essere sempre il centro dell’attenzione della persona amata né avere lei come unico chiodo fisso. Ma neppure sentirsi considerati (e considerare l’altro) una specie di accessorio scontato.
La quotidianità, invece, spinge mogli, mariti e conviventi verso questo comportamento. Magari solo per posa, pigrizia o innocente timore di sentirsi ridicoli nell’atteggiarsi a innamorati perenni. In ogni caso, sottovalutando il rischio di mandare a fondo la nave.
La sirena d’allarme che sta imbarcando acqua? Di solito è il silenzio. Fateci caso, per esempio, al ristorante. La differenza tra le coppie pronte a salpare e quelle sulla rotta della secca è sostanziale: le prime non smettono un secondo di parlare, desiderose di dare e prendere il meglio di se stesso e dell’altro. Mentre le seconde se ne stanno mute come pesci, senza il minimo interesse a tener viva la cena.
Non è un caso clamoroso di sciatteria sentimentale, questo? Quello che voglio dire, insomma, è che l’amore va coltivato sempre, giorno dopo giorno, per evitare che noia, frustrazione e sensazione di sprecare nuove occasioni più felici facciano venire una gran voglia di scappare via. Detta così, lo so, sembra davvero una banalità. Ma se ci pensate bene, i luoghi comuni nascondono sempre grandissime verità.
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