Dopo 20 mesi di emergenza gli italiani stanno finalmente uscendo dal tunnel della pandemia. Il bollettino del 12 ottobre 2021 parla di 2.494 casi e 49 morti, e un tasso di positività dello 0,8%. Solo un anno fa i casi di contagio erano più di 5.000 al giorno  e l’ RT era già salito all’1,9%.

Oggi l’Italia detiene una copertura vaccinale tra le più alte in Europa: secondo i dati del Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità aggiornati al 9 ottobre, in Italia sono state somministrate 86 milioni di dosi di vaccino, gli immunizzati (ovvero chi ha completato il ciclo vaccinale) sono 43.1 milioni, pari al 79.8 % del totale dei vaccinati over 12, mentre per quanto riguarda le terze dosi, siamo giunti a un totale di 26.168 dosi, pari al 3.5 % della platea di destinatari.

Ma non solo solo i numeri delle vaccinazioni a rassicurarci (sebbene manchi ancora una fetta di 4 o 5 milioni di italiani che il vaccino non lo vogliono proprio fare), gli indicatori che arrivano dalle istituzioni, dal mondo sanitario, dall’economia parlano di una ripresa generale.

Il Fondo Monetario Internazionale proprio in questi giorni ha rivisto al rialzo le stime di crescita del Pil italiano portandolo a +5,8% (0,9% in più rispetto alle stime di luglio) e con l’entrata in vigore il 15 ottobre del tanto discusso green pass molte persone torneranno in ufficio riprendendo la vita normale di prima.

Al Summit B20 della scorsa settimana il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto: “Grazie ai vaccini la fine della pandemia è in vista. Abbiamo somministrato più di 6 miliardi di dosi di vaccini in tutto il mondo. I nostri sforzi congiunti ci hanno aiutato a tenere sotto controllo la pandemia in molti paesi e a darci la speranza che la sua fine sia finalmente in vista”.

E qualche giorno fa sul Corriere della Sera l’immunologo Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Irccs Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Mi) ha dichiarato: ”Vediamo la luce in fondo al tunnel ma con la pandemia dovremo convivere ancora a lungo e per essere tranquilli occorre rendere sicuri i Paesi più poveri: in Africa i vaccinati sono solo il 4% mentre in Italia siamo all’80%».

Infine l’apertura di  teatri e sale di concerto di nuovo al 100% di capienza sembra aver cancellato anche l’ultima limitazione rimasta alla vita normale.

Insomma se il peggio sembra essere passato  nelle strade delle grandi città l’aria che si respira è però ancora di grande cautela. Molti continuano (giustamente) a indossare la mascherina, ora obbligatoria solo al chiuso, e l’impressione è che i dispositivi di protezione e il distanziamento sociale ce li porteremo ancora dietro per diversi mesi.

Per questo vi chiediamo nel nostro nuovo sondaggio: Ti senti finalmente fuori dalla Pandemia?