L’estate di noi due di Ann Brashares

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Dall'autrice della serie "Quattro amiche e un paio di jeans" un romanzo che parla dell'adolescenza, l'età più bella e dolorosa

Alice fece la babysitter per un mese. Non solo a Helen e Bonnie, ma anche a Gabriel e ad altri bambini. Si rese conto che le piaceva insegnare loro cose nuove. Gli insegnò a catturare i granchi, a stanare le pulci dalla sabbia, a usare il body-board. Le tradizioni andavano tramandate. Gli insegnò a schiacciare a piedi nudi le formiche e a battere le mani il più velocemente possibile per uccidere una zanzara in volo. Insegnò a Helen, Gabriel e a un altro bambino di cinque anni di nome Bo ad andare in bicicletta e a Bonnie ad andare in triciclo, anche senza mani. Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, pensava. Ricominciò ad apprezzare la bellezza di quel posto. Non quella assoluta, ma quella nascosta nelle piccole cose, come le file di pali del telefono della Main Walk e il riflesso del sole sui cavi. Le piaceva il modo in cui gli alberi si curvavano sulle passeggiate che collegavano l’oceano alla baia e il fatto che, dando le spalle all’oceano, si vedeva il blu della baia attraverso un tunnel verde. Notò con quanta rapidità le canne crescessero tra le fessure della passerella e come, in una sola stagione, le assicelle di legno arancione nuove di zecca si ingrigissero. Un giorno era in spiaggia prima di un temporale, e l’oceano infuriato si era talmente ritirato che si vedevano le fondamenta e il camino di una vecchia casa sommersa da chissà quanto tempo. A volte, guardando i bambini, sentiva l’impulso di dirgli: «State attenti, piccoli». Quel luogo sapeva afferrarti e tenerti stretto. Potevi passare il resto della tua vita a struggerti per un unico momento idealizzato, che magari non era neanche successo”.

Alice e Riley sono sorelle, vivono a New York ma l’estate l’hanno sempre passata nella loro casa costruita a pochi passi dall’Oceano, a Fire Island. Con loro c’è sempre stato Paul, il ricco ereditiere, l’amico del cuore e coetaneo di Riley, il proprietario della grande villa a pochi passi da quella delle due ragazze. Non c’è stato giorno, da quando sono nati, da quando è stata estate, che i tre non abbiano passato insieme, scalzi come si usa su ogni isola sabbiosa che si rispetti, un’isola senza accesso alle macchine, una vera perla, una bolla di immensa felicità.

Quando Riley venne a sapere, aveva poco più di quattro anni, che sarebbe arrivata una sorellina, corse a dirlo a Paul. Paul aveva perso il padre e la madre era sempre in giro per il mondo, in estate nella villa immensa c’era una governante diversa ogni anno. Riley, da amica del cuore, disse: «Faremo a metà». E aveva mantenuto la parola. Quando Alice era nata Paul l’aveva guardata e aveva deciso, aveva deciso che a metà Alice sarebbe stata anche sua. Per sempre.

Ann Brashares è famosa in tutto il mondo come autrice della serie “Quattro amiche e un paio di jeans” e nei suoi romanzi, dedicati all’adolescenza, non manca mai di inserire tutte le sfumature che fanno di quegli anni i più felici e i più terribili. In questo, la cui traduzione letteraria del titolo sarebbe ‘L’ultima estate (di noi due)’, affronta il tema della dislessia, della malattia che arriva come un fulmine a ciel sereno, del lutto, dell’amicizia, dell’amore. La sua bravura è nella misura delle parole, nel controllo del pathos, nell’architettura di storie che reggono il confronto con la realtà. I libri dedicati ai giovani lettori hanno una grande responsabilità: cercare di essere come degli amici, raccontarti storie che non ti trascinino in mondi della fantasia nei quali perderti ma siano in grado di ingrandire le istantanee della realtà. Io consiglio la lettura di “Young Adult” a tutti. In quelle istantanee possiamo ritrovare quello che siamo stati, ricordare quello che abbiamo sognato, sperato. Sono gli unici libri che mi fanno piangere. Che mi fanno rivedere la persona che ero. E la tenerezza è immensa, finalmente.

Ann Brashares, L’estate di noi due, Bur

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