Lo ammetto: le coincidenze hanno sempre reso più divertente la mia vita.
Quando ho conosciuto mio marito, che si chiama Francesco, per sei mesi non ho fatto altro che incontrare, per lavoro o per caso, uomini con il suo stesso nome. E, inutile negarlo, interpretavo la cosa come un segnale definitivo: il cielo mi stava dicendo che avevo incontrato l’Uomo Giusto (considerato che adesso siamo sposati e felici, forse era vero).
Poi, c’è stato un periodo in cui prendevo sempre la metropolitana con una bellissima ragazza con il pancione. Ed è stato proprio in quei giorni che sono rimasta incinta.
Per non parlare di quando, due anni fa, ho cambiato macchina e, poco dopo, una mia carissima amica ha preso lo stesso modello dello stesso colore.
Mi piace credere che le coincidenze abbiano un significato, che siano un messaggio che il destino mi manda, un tocco magico che illumina la mia vita. Ma sarà davvero così?
Di sincronie parla il romanzo Ovunque tu sarai di Fioly Bocca (Giunti, 12 euro). E ne parliamo anche sul numero 16 di Confidenze con la psicoterapeuta Stefania Durando. Che ci spiega che cosa ci dicono le coincidenze e come affrontarle nel modo giusto.
E voi, care amiche, ci raccontate le coincidenze che vi sono capitate?
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