La maggior parte delle persone tormentate dalla stitichezza ha abitudini che, invece di facilitare il funzionamento dell’intestino, lo impigriscono. Prima di dare forfait e rimpinzarsi di lassativi (che tendono a provocare assuefazione, anche, e soprattutto, quelli a base di erbe), consiglio sempre di accertarsi che almeno “le basi” per il buon funzionamento intestinale ci siano: troppo spesso vedo pazienti, che si definiscono stitici cronici, nei quali però tali attenzioni mancano e che, una volta adottati comportamenti più adeguati, riescono a risolvere o, nella peggiore delle ipotesi, a migliorare, la loro pigrizia intestinale, persino quando insorta da anni.
Verifica dunque che la risposta alle seguenti domande nel tuo caso sia un deciso “sì!”. Altrimenti, impegnati attivamente per migliorare tutti questi aspetti.
Stai bevendo 2 litri d’acqua al giorno?
Le feci, per poter essere agevolmente evacuate, hanno bisogno di essere bene idratate. Il problema degli apporti idrici insufficienti è ancora più radicato in terza e quarta età, quando il senso della sete diminuisce fisiologicamente. Assumi 2 litri di acqua al giorno, che tu abbia sete o meno. Sincerati che le urine siano chiare, altrimenti è il netto segnale che non stai bevendo abbastanza.
Stai mangiando 5 porzioni quotidiane di verdura e frutta?
Le loro fibre si gonfiano d’acqua (che, appunto, devi necessariamente bere…), rendendo le feci meno dure e, grazie all’aumento del loro volume, stimolando il transito intestinale. La fibra alimentare è pure il nutrimento del microbiota, il complesso di microbi che vive nelle viscere umane: svolge tante funzioni benefiche – tra cui favorire la regolarità dell’intestino -, ma solo se è alimentato come si deve. Mangia tutti i giorni 3 porzioni di verdura cotta e cruda e 2 di frutta (compresi bucce, torsoli e semi).
Ti stai muovendo almeno un po’ ogni giorno?
L’attività fisica è un toccasana non solo per la tua salute, ma anche per quella del tuo intestino: muoversi è un antidoto alla stitichezza, in quanto stimola la peristalsi intestinale (ossia il normale movimento dei muscoli dell’intestino). Bicicletta, corsa, camminata di buon passo: va tutto bene, basta che diventi un’abitudine quotidiana. Dedica al movimento almeno mezz’ora al giorno: se siamo pigri, perché non dovrebbe esserlo anche il nostro intestino?
Perdi regolarmente il momento giusto?
L’intestino è abitudinario e ha i suoi orari, variabili da persona a persona. L’importante è rispettarli. Quando compare lo stimolo, non deve essere ignorato, procrastinando la “puntata” alla toilette. Rischi così che l’intestino non si faccia più sentire per l’intera giornata. Non hai idea di quanti pazienti mi raccontano che “saltano il momento”, perché al mattino devono correre al lavoro, a portare a scuola i bambini o a svolgere altre incombenze. Se questo è anche il tuo caso, purtroppo c’è una sola soluzione: svegliarsi un po’ prima. Se invece non hai simili impegni, approfittane e asseconda la tua pancia quando ti manda i giusti segnali. Vogliamo più regolarità intestinale? Iniziamo ad avere più regolarità noi stessi.
Moltissime altre sono le soluzioni che si possono mettere in atto per contrastare la stitichezza (specifici accorgimenti dietetici, ricorso ad appositi rimedi naturali non aggressivi, tecniche di respirazione ecc.), ma ti consiglio di prenderle in considerazione una volta sia stato garantito il pieno rispetto di tutte queste raccomandazioni.
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