Il 15 marzo ricorre l’XI Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla per la cura dei disturbi dell’alimentazione, un appuntamento promosso per la prima volta nel 2012 dall’Associazione “Mi nutro di vita” e riconosciuto nel 2018 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri come Giornata nazionale contro i disturbi dell’alimentazione.

Purtroppo l’esplosione dell’epidemia e le relative misure di contenimento, non hanno fatto altro che peggiorare la situazione: i servizi specialistici per disturbi alimentari registrano un incremento delle richieste di contatto sia come effetto della riduzione dell’offerta di cure durante il 2020, sia come conseguenza delle restrizioni sociali, scolastiche e lavorative. E alcuni studi documentano l’aggravarsi dei sintomi in pazienti già affetti da questi disturbi, il timore di ricadute nella popolazione già in cura e persino l’incremento di ospedalizzazioni per anoressia in età infantile.

L’Istituto Superiore di Sanità ha appena finito di realizzare tramite il Centro Nazionale Dipendenze e Doping la mappatura territoriale dei centri dedicati alla cura  per la presa in carico e il trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

Un servizio che rende visibile in tempo reale le informazioni dei centri di cura che si registrano nella piattaforma, e permette così ai cittadini e alle loro famiglie di scegliere i migliori livelli di accesso e appropriatezza di intervento. Dai dati è emerso che in tutto sono 963 i professionisti che lavorano nei centri, tutti formati e aggiornati: soprattutto psicologi (24%), psichiatri o neuropsichiatri infantili (17%), infermieri (14%) e dietisti (11%). A gennaio 2022 risultavano in carico al 65% dei centri censiti circa 8.000 utenti, il 90% sono persone di genere femminile; Il 59% degli utenti hanno tra i 13 e 25 anni di età e il 6% hanno meno di 12 anni. Rispetto alle più frequenti diagnosi l’anoressia nervosa è rappresentata nel 42,3% dei casi, la bulimia nervosa nel 18,2% e il disturbo di binge eating nel 14,6%.  

Tra le novità di questa XI Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla #coloriamocidililla segnaliamo anche la raccolta fondi organizzata dall’Associazione Erika Onlus, che opera nel contesto del Centro per la cura dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione dell’ASST GOM Niguarda di Milano; attraverso la mostra fotografica Ri-scatti. Fino a farmi scomparire, tenutasi al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano dal 15 al 24 ottobre 2021, l’associazione è riuscita a raccogliere 28.000 euro da destinare a migliorare gli interventi clinici psicologici rivolti ai ragazzi con esordio recente di malattia al fine di prevenire l’aggravio della patologia.

Una fotografia di Silvia Bevilacqua tratta dalla mostra “Ri-scatti. Fino a farmi scomparire”, al PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano,  dal 15 al 24 ottobre 2021.

Il progetto fotografico ha avuto grande importanza per i ragazzi che vi hanno partecipato direttamente, e che hanno potuto dare una narrazione artistica della propria malattia; ha coinvolto la comunità di cura intera (intesa come clinici e pazienti), rappresentando un punto di incontro tra soggetti diversi uniti dal comune desiderio di superare gli stereotipi collegati ai Disturbi Alimentari. Tanto che il workshop fotografico verrà mantenuto anche per i prossimi mesi per consentire ai giovani coinvolti nelle cure di continuare a raccontarsi attraverso l’obiettivo fotografico, mantenendo viva la curiosità per un’esperienza formativa che spesso diviene il ponte da cui affacciarsi oltre la condizione di ammalato.

Nei prossimi mesi, inoltre, sempre all’Ospedale Niguarda sarà avviato il progetto “Gruppo del tempo di mezzo”, rivolto ai familiari di ragazzi/e in lista d’attesa per la presa in carico nei percorsi di cure più intensivi. Il progetto nasce dal bisogno di sostenere le famiglie nell’affrontare un momento molto delicato quello del passaggio da una “gestione a domicilio” del ragazzo all’attesa del ricovero ospedaliero, quindi con una malattia già grave.