Sale: la top ten dei cibi critici

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“Il troppo guasta e il poco non basta” è un detto che vale anche per il cloruro di sodio. Con la dieta degli italiani, tuttavia, il rischio è solo di assumerne in eccesso, da cibi come questi

Il sodio è un minerale indispensabile alla vita e al buon funzionamento del corpo umano. Nelle popolazioni che ne assumono quantità insufficienti si rileva un incremento della mortalità.

Come ogni cosa, tuttavia, quando il sodio è in eccesso, da benefico si tramuta in nocivo. È esattamente ciò che avviene nella comune alimentazione dei paesi industrializzati, inclusa la nostra, dove l’apporto di sodio, sotto forma di cloruro di sodio, ovvero il comune sale da cucina, schizza a livelli critici per la salute. Gli studi epidemiologici ci dicono che anche l’assunzione elevata di sodio si associa a un aumento della mortalità.

Non dovremmo assumere più di 2 grammi di sodio al giorno, che corrispondono a 5 grammi di sale, pari a circa un cucchiaino da caffè. Invece, mediamente, gli italiani ne consumano anche più del doppio. Per non parlare, poi, di quanto avviene in altre realtà, come innanzitutto gli Stati Uniti.

Dovrebbe monitorare con particolare attenzione la quantità di sodio introdotta quotidianamente nell’organismo chi soffre già di alcune condizioni di salute particolari, quali ipertensione arteriosa elevata, malattia renale cronica o persino la semplice tendenza alla ritenzione idrica.

“Ma io ne aggiungo pochissimo alle mie pietanze!”, sento già tanti dire. Non ne dubito. Purtroppo quello più temibile è il sale di cui non ci accorgiamo, quello che si nasconde – e in gran quantità – nei cibi processati e ultraprocessati, di cui ormai sono carichi gli scaffali dei supermercati.

Questa è la classifica dei cibi dove il sodio si concentra di più e che dovremmo sempre tenere a mente.

1. Prodotti da forno: pane, focacce, grissini, cracker e simili.

2. Salumi e insaccati: dal prosciutto crudo allo speck, dal salame alla mortadella.

3. Pizza, sia al piatto che al taglio.

4. Piatti pronti, surgelati o in scatola, compresi quelli apparentemente salutari, come le zuppe.

5. Dadi da brodo.

6. Snack salati: dalle patatine ai salatini, passando per pop corn e noccioline.

7. Scatolame: tonno, legumi, alici, olive, carne in scatola e quant’altro.

8. Formaggi di ogni tipo, con particolare riguardo a quelli stagionati, parmigiano e grana inclusi.

9. Salse: di soia, ketchup, maionese e tutte le altre.

10. Merendine e snack dolci. Molti dolci industriali apportano sale in quantità, anche se il nostro gusto non lo percepisce, perché mascherato dal contenuto di zucchero. Trovi il sale addirittura in tante marche di biscotti e cereali da colazione.

Se sei in buona salute, un consumo occasionale di questi alimenti non deve impensierirti. Invece, inverti subito la rotta se compaiono d’abitudine sulla tua tavola.

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