Toulouse-Lautrec, a 360 gradi

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Una mostra a Rovigo ripercorre la produzione artistica del pittore francese, famoso per i manifesti, ma anche per i suoi quadri e disegni.

 
Chi non conosce bene l’artista, rischia di ridurlo a un universo privo di sfaccettature. O di relegarlo all’unico ruolo di creatore di manifesti. Invece, la mostra Henri de Toulouse-Lautrec (fino al 30 giugno a Palazzo Roverella di Rovigo), promossa dalla Fondazione Cariparo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, e con la main sponsorship di Intesa Sanpaolo, propone l’esposizione più vasta mai realizzata in Italia di questo artista, una delle più importanti figure dell’arte francese di fine ‘800. Tant’è che le sue celebri affiches sono esposte accanto a dipinti e disegni preparatori, in un’attenta ricostruzione della vivace scena artistica parigina.
Le opere di Toulouse-Lautrec esposte a Rovigo sono 60. Ma la sua è una produzione vastissima, tra dipinti, acquarelli, litografie e disegni, realizzati in appena 36 anni di vita. Un lavoro in cui spiccano l’affetto e la curiosità nei confronti degli strati più bassi della società nella Ville Lumière. Deciso a rappresentare il mondo in trasformazione della Parigi della sua epoca, Toulouse-Lautrec ha realizzato molti ritratti (con sedute talvolta lunghissime, con una predilezione per donne mature dai lineamenti segnati), spinto anche dall’insofferenza verso l’approccio impressionista allora in voga, completamente incentrato sul paesaggio. Non a caso, i suoi soggetti sono spesso persone: ballerine, prostitute, spiantati e alcolisti.
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