Rappresentano un’importante fonte di energia per il corpo, ma quando la loro concentrazione nel sangue supera determinati valori (150 mg/dl) si innalza anche il rischio di sviluppare malattie cardio-cerebrovascolari: aterosclerosi, infarto, ictus.
I trigliceridi sono grassi che il nostro organismo produce da sé. Quando assumiamo con il cibo più calorie di quante ce ne servano, il surplus viene convertito in trigliceridi e immagazzinato nel tessuto adiposo come riserva di energia, per essere utilizzato in seguito.
Per controllare i livelli ematici di trigliceridi, in alcuni casi sono necessari farmaci appositi, ad esempio quando sono implicati fattori genetici (ipertrigliceridemia familiare). Ma una grande fetta di popolazione con valori elevati di trigliceridi nel sangue può abbassarli in modo del tutto naturale: di norma, l’ipertrigliceridemia risponde brillantemente a specifiche migliorie dello stile di vita e della dieta abituale.
Queste sono le più importanti, da cui è lecito attendersi risultati anche estremamente lusinghieri, se ben applicate.
Ridurre lo zucchero e i carboidrati in genere Non stupirti: seppure i trigliceridi sono grassi, quando nell’alimentazione abituale sono eccessivamente presenti i dolci e tutto ciò che contiene zucchero, ma anche pasta, pane e prodotti da forno vari, il fegato trasforma i carboidrati in trigliceridi.
Limitare i grassi saturi e quelli trans E, sì, certamente vanno ridotti anche i grassi, perlomeno quelli saturi (formaggi, affettati e carni grasse ecc.) e trans (i grassi idrogenati o parzialmente idrogenati, diffusi ancora oggi nei prodotti di pasticceria, soprattutto artigianali). Una loro elevata assunzione può aumentare i livelli di trigliceridi nel sangue.
Combattere i chili di troppo Il tessuto adiposo in eccesso influenza il metabolismo dei grassi nel corpo, innalzando la trigliceridemia. Se soffri di sovrappeso o addirittura di obesità, inizia a seguire una dieta dimagrante: le ricerche ci dicono che basta perdere anche solo il 5-10% del proprio peso corporeo per veder calare i livelli ematici di trigliceridi.
Abolire l’alcol Persino il consumo moderato di superalcolici, amari, vino e birra può far lievitare la trigliceridemia. L’alcol apporta 7 calorie per etto: ben più dei carboidrati. Alcune bevande alcoliche, per giunta (cocktail, amari ecc.), hanno pure una grande quantità di zucchero aggiunto.
Incrementare l’attività fisica L’esercizio aumenta il consumo di energia ed è in grado di migliorare drasticamente il metabolismo dei grassi nel corpo. Tradotto: manterrai più facilmente livelli equilibrati di trigliceridi nel sangue. Per ottenere benefici significativi, dedica almeno 30 minuti della tua giornata a un’attività aerobica moderata, come camminare velocemente, correre, nuotare o andare in bicicletta.
I fattori legati alla dieta e allo stile di vita hanno spesso una grande influsso sui livelli di trigliceridi nel sangue e, di conseguenza, sul rischio cardiovascolare. Non trascurare, poi, l’esistenza di eccellenti integratori naturali (fitoterapici e nutraceutici), che possono rinforzare e velocizzare l’azione dei cambiamenti dietetici: parlane con il tuo nutrizionista o con il medico.
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