Fratelli d’A-mare, un progetto per le famiglie

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Cinque ragazzi affetti da gravi patologie e cinque loro fratelli sono salpati per un viaggio in nave da La Spezia a Civitavecchia. Un’esperienza di vita comune per ritrovare sintonia e armonia insieme, promossa da Fondazione McDonald

Quando, in famiglia, c’è un bambino costretto a curarsi, tutto il nucleo familiare viene coinvolto. E spesso i fratelli o le sorelle risentono della situazione. Perché i genitori si concentrano su chi ha bisogno di cure e gli altri figli sono lasciati involontariamente in disparte ed esposti a emozioni contrastanti, di dolore, ma anche di senso di colpa, rabbia, solitudine. Di fatto i sibling, ovvero i fratelli e le sorelle di minori malati o con disabilità, rischiano di essere “bambini non visti” e di crescere accantonando i propri bisogni e desideri.

Viene incontro alle famiglie, e in particolare al rapporto tra fratelli, il progetto “Fratelli d’A-mare”, nato per celebrare i 25 anni di Fondazione Ronald McDonald in Italia, reso possibile grazie a Fondazione Tender To Nave Italia ETS. In cosa consiste?

Il 4 giugno, dieci, tra ragazzi affetti da gravi patologie ospitati presso le strutture di Fondazione Ronald McDonald Italia e rispettivi fratelli sono salpati da La Spezia per un’esperienza di vita comune su Nave Italia: un viaggio di alcuni giorni da La Spezia a Civitavecchia, su un mezzo d’eccezione, un “brigantino goletta”, che con i suoi 61 metri di lunghezza e i suoi 1.300 metri quadri di superficie velica è uno dei brigantini a vela più grandi ancora in attività.

Durante la navigazione i ragazzi, sotto la guida degli operatori di Fondazione Ronald, del personale scientifico, di un terapeuta e dell’equipaggio della Marina Militare, potranno vivere un’esperienza speciale, in cui i limiti e le barriere dovuti alla malattia rimarranno sullo sfondo: a bordo di Nave Italia, infatti, i ragazzi avranno la possibilità di vivere e operare fianco a fianco, ciascuno con un ruolo preciso, diventando parte di uno stesso equipaggio, sfruttando a pieno le proprie potenzialità. «Nessuno sarà più prigioniero del proprio disagio dopo essere salito a bordo. Verrà coinvolto in un’avventura emozionante, gioiosa, che lo condurrà ad una vita diversa dalla precedente, fuori dai limiti della malattia. In pochi giorni, una squadra che condivide valori fatti di gerarchia e disciplina militare, prossimità, inclusione, valorizzazione di ciascuno, offre una cura di libertà» commenta il direttore scientifico del progetto, Paolo Cornaglia Ferraris.

 

Fratelli d’A-mare s’inserisce nel quadro delle attività della Fondazione Ronald McDonald Italia, che da 25 anni è presente sul territorio con le sue strutture di accoglienza dove ospita intere famiglie, dai genitori, ai fratelli e le sorelle dei bambini malati. Si tratta delle Family Room situate all’interno dei principali ospedali e delle Case Ronald, posizionate nelle loro vicinanze, nate per promuovere il modello che pone al centro del percorso di cura di un bambino malato tutta la famiglia. Dal 1999 ad oggi, nel corso della sua attività in Italia, Fondazione Ronald ha supportato più di 54.000 bambini e famiglie, offrendo oltre 290.000 pernottamenti.

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