Verona, capitale della street art

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Un progetto e un hotel unico al mondo, che parla delle eccellenze italiane con il linguaggio dell'arte

Alle porte di Verona ha aperto i battenti un vero e proprio museo della street art, un progetto unico al mondo: un hotel che parla delle eccellenze italiane con il linguaggio dell’arte.

Si tratta del nuovo Muraless Art Hotel di Castel D’Azzano, l’unico hotel al mondo interamente affrescato dai principali artisti dell’arte urbana, sia esternamente che in ogni camera e negli spazi comuni. Io ci sono stata per l’inaugurazione e vi racconto com’è .

L’Hotel si trova a pochi chilometri da Verona, in uno snodo importante vicino alla Fiera di Verona e non lontano dal centro della città scaligera. Il progetto è unico nel suo genere perché è stato pensato come hotel-galleria d’arte: tutte le 94 stanze infatti sono state affrescate con temi diversi da circa 50 dei principali esponenti della street arti internazionale, tra cui spicca Mr Brainwash che ha interamente ridipinto la facciata con i suoi lavori ricchi di riferimenti alla pop art, ispirandosi al tema di Giulietta e Romeo e dell’amore, come omaggio alla città di Verona. Quella di Mr Brainwash (Il cui vero nome è Thierry Guetta) rappresenta la prima opera muraria dell’artista americano di origine francese in Italia.

A raccontare questo hotel unico al mondo che da pochi giorni è entrato a far parte del gruppo BWH con il marchio WorldHotel Crafted. È Gianmaria Villa, presidente di Velox Group e proprietario del Muraless Art Hotel. “L’albergo esisteva già ed era il vecchio Hotel Cristallo, nel luglio 2021 durante la pandemia ho deciso di rilevarlo e riqualificarlo nel segno del linguaggio e dei caratteri espressivi dell’arte. L’hotel offre un’esperienza immersiva nella cultura e nell’arte italiana, con camere personalizzabili da aziende attraverso l’iniziativa “Adotta una stanza”, promuovendo così il Made in Italy.

Il progetto è stato sviluppato con la collaborazione di Deodato arte una delle gallerie d’arte milanesi più conosciute. A curarlo come direzione artistica è stata Chiara Canali esperta nei linguaggi della Street Art che con l’aiuto di Andrea Zamengo ha selezionato i 50 street artist che hanno dato i loro contributi, Si va dalle storiche firme del writing italiano (Joys, Etnik, Wubik, Frode, Gatto, Mister Thoms, MrFijodoor) ai nomi della Street Art e del Muralismo (Neve, Cheone, Vesod, Seacreative, Refreshink, Casciu, Luca Font, Ufo5, Ale Puro) agli esponenti delle nuove generazioni (Chill Surrealism, Luogocomune, Rise, Soler).

Non mancano le protagoniste femminili del calibro di Coquelicot Mafille, Nais, Senso, Octofly. Anche la scelta delle tecniche e degli strumenti è la più varia: dall’areosol art allo stencil, dal paste up alla pittura a mano libera, tra stili e forme espressive (dal lettering al modelling 3D, dalla grafica alla fotografia digitale, dal fumetto all’illustrazione), tIl nome “Muraless” combina “murales” con “mura-less” (senza muri), riflettendo l’intento di abbattere barriere e offrire nuove interpretazioni dello spazio.

Entrando l’impatto visivo è immediato, il pavimento della hall è stato dipinto da Agron Hoti, artista visuale contemporaneo di fama internazionale, veronese di adozione, che con la sua tecnica crea esplosioni di colore di rara energia (suo è il progetto Ellissi che si trova al centro dell’Arena di Verona, realizzato durante la pandemia).

Ogni camera poi è diversa dall’altra e ispirata a uno dei 12 temi dell’italianità che hanno reso celebre il nostro Paese nel mondo: arte, cinema, design, opera lirica, scienza, storia, vino. Si passa da una stanza ispirata al genio di Leonardo Da Vinci a una che raffigura la Madama Butterfly di Puccini o i nostri grandi del cinema; Da Federico Fellini a Sergio Leone e Anna Magnani, fino ai maestri del design come Forsanetti ai maestri della moda come Gianni Versace e a un prodotto tipico della zona come L’amarone.

L’esperienza è totalmente immersiva ogni stanza racconta un episodio, un soggetto, un personaggio tra i più iconici della cultura italiana e la cosa bella è che il progetto è ancora in fieri, ci sono ancora parti della struttura che si prestano a essere decorate e alcune opere come quella di Mr Save the wall saranno completate dagli ospiti nel tempo.  Insomma l’hotel vale una visita.

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