Misure 90-60-90 e curve a posto con la dieta ideale

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Le diete falliscono nel 95% dei casi (lo dicono gli studi). E in tempi di costume da bagno non è una bella notizia. Ma ce n'è un'altra...

Sul numero di Confidenze in edicola adesso ci sono due servizi perfetti per la stagione. L’argomento degli articoli Le curve che vorresti e La tua dieta ideale? Te la fai tu sono un fisico ben modellato, tonico, snello. E visto che a breve tutte noi passeremo molte giornate in costume da bagno, vi consiglio di leggerli entrambi.

Detto questo, confesso che l’idea di avere pochi vestiti addosso mi sconfinfera a mille. Però, sarebbe del tutto favolosa se vantassi le ambite misure 90-60-90, associate a qualche centimetro in più di lunghezza gambe (potrei spingermi a una spanna, ma non voglio esagerare). Perché allora sì che mi sentirei la reginetta indiscussa della spiaggia.

Invece, le spalle non sono larghe come vorrei. Inoltre, dovrei mettere in trazione gli arti inferiori per renderli meno tozzi, il che è una missione impossibile. Dalla mia, però, ci potrebbe essere una buona dieta che mi aiuterebbe ad appiattire la pancia. Minimizzare le maniglie dell’amore. Ritoccare i volumi dei glutei.

Purtroppo, recenti studi confermano che il 95% dei tentativi di dimagrire fallisce. E che i regimi alimentari ipocalorici sono spesso delle armi a doppio taglio: magari all’inizio danno anche buoni risultati. Ma destinati a scomparire in tempi lampo (il famoso effetto yo-yo).

Come ho accennato, su Confidenze si parla proprio di questo problema. E se non vi svelo niente della dieta proposta, vi dico solo che promette di farvi finalmente dimenticare gli estenuanti sbalzi di peso.

Il suo vero punto di forza, però, è un altro: non rischia di spingere il morale sotto terra con rinunce capaci di rendere pranzi e cene più sgradevoli di un rancio in trincea. Una sensazione che conosco benissimo.

Negli anni, infatti, mi è capitato di seguire qualche dieta. Ma l’ho sempre abbandonata troppo presto per la venerazione che provo nei confronti del cibo. Così empatica da trasformare in un passionale incontro amoroso già la prima colazione. Qualunque ingrediente contenga perché, a parte le nocciole, le carote cotte, le frattaglie e la carne in umido, non c’è nulla di commestibile che non mi faccia impazzire.

Quindi, visto che si vive una volta sola, davanti a una luculliana mangiata non mi tiro mai indietro. Però, per non arrivare a sfondare la bilancia mi sono data alcune regole intelligenti.

Per esempio, non metto mai in bocca nulla fuori dai pasti. Porto sempre in tavola frutta e verdura. Se sto  a casa e non ho ospiti prevedo solo menù light. Durante il giorno bevo acqua come se fossi un orto in periodo di siccità.

A parte questi accorgimenti (per niente frustranti per umore e palato, anzi) non mi nego nessuna leccornia. Ma ai peccati di gola alterno il rigore: nutella a colazione significa insalata a pranzo. Cena a più portate chiama kiwi la mattina successiva. Al weekend di bagordi gastronomici devono seguire 48 ore a stecchetto.

Insomma, di fatto, un po’ ho spoilerato (e personalizzato) i suggerimenti raccolti su Confidenze. Ma questo mood secondo me è talmente vincente che vi invito a prendere il giornale e leggere i dettagli suggeriti dagli esperti.

Vi accorgerete che mantenere la linea senza cadere nell’isteria davanti a squisitezze che credete di non poter avvicinare è facilissimo. Perché, in realtà, con un po’ di tattica si può mangiare. Di tutto, ma non di più.

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