Omocisteina: ecco perché devi conoscere il suo valore nel sangue

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Cosa rende tanto importante per la salute questa molecola semisconosciuta? Perché dovresti monitorare i suoi valori, soprattutto se non l’hai mai fatto? Approfondiamo

Il livello ematico di omocisteina potrebbe essere uno dei più importanti parametri per determinare quanto siamo sani e addirittura la nostra aspettativa di vita. Eppure la maggior parte delle persone non solo non conosce i propri valori di omocisteinemia (l’omocisteina nel sangue, appunto), ma non ha mai nemmeno sentito parlare di questa sostanza. Facciamo subito chiarezza, allora, perché ne vale la pena.

L’omocisteina è un amminoacido prodotto dal nostro corpo durante il metabolismo della metionina, un altro amminoacido presente in molti alimenti che consumiamo. Sebbene l’omocisteina sia un composto del tutto naturale, livelli elevati nel sangue rappresentano una minaccia per la salute.

Perché l’omocisteina alta è pericolosa? Le ricerche mediche ci dicono che l’iperomocisteinemia è associata a un aumento del rischio di malattie cardio-cerebrovascolari e di altre gravi patologie.

Diversi studi hanno dimostrato che alti livelli di omocisteina possono danneggiare l’endotelio, lo strato interno delle arterie. Questo fenomeno favorisce la formazione di placche aterosclerotiche, che alla lunga ostruiscono le arterie aumentando il rischio di infarto e ictus. L’omocisteina alta contribuisce anche alla formazione di coaguli di sangue, capaci di causare eventi trombotici. Proprio per tale motivo, l’omocisteina è stata da qualcuno definita “il nuovo colesterolo”.

L’eccesso di omocisteina si collega anche a disturbi neurologici. L’omocisteina alta può danneggiare i vasi sanguigni del cervello, riducendo il flusso di sangue e contribuendo al declino cognitivo. Alti livelli sono associati a un aumento del rischio di demenze, inclusa la malattia di Alzheimer.

Ricerche recenti suggeriscono inoltre che l’omocisteina elevata può indebolire le ossa, aumentando il rischio di osteoporosi e fratture, soprattutto negli anziani. Il meccanismo sembra dovuto al danno che l’omocisteina provoca al collagene, proteina essenziale per la salute delle ossa.

L’iperomocisteinemia può essere deleteria persino per la donna incinta e il nascituro: livelli elevati di omocisteina sono stati associati a complicazioni durante la gravidanza, come preeclampsia (o gestosi), aborto spontaneo e basso peso alla nascita. Alle donne incinte raccomando caldamente di monitorare il livello di omocisteina, soprattutto se hanno una storia di queste complicanze.

Come abbassare l’omocisteina? Se il dosaggio dell’omocisteina nel sangue rivela valori elevati (superiori a 12 μmol/L, ovvero micromoli per litro; ma l’ideale sarebbe tenerla sotto le 6-7 μmol/L, soprattutto dopo i 50 anni) è necessario intervenire, innanzitutto con opportuni accorgimenti dietetici e di integrazione alimentare, soluzioni che sono effettivamente in grado di riportare il valore dell’omocisteina entro i limiti di sicurezza.

L’alimentazione deve essere ricca di acido folico, vitamina B12 e vitamina B6, che giocano un ruolo cruciale nel metabolismo dell’omocisteina: una dieta carente di tali sostanze può innalzarne i livelli. Non farti allora mancare pesce, carne bianca e rossa e uova (B12 e B6), verdure a foglia verde crude o poco cotte (acido folico), cereali integrali, legumi, patate e frutta a guscio (B6). Se la dieta non dovesse essere sufficiente per soddisfare il fabbisogno di vitamine del gruppo B, vanno considerati gli integratori alimentari.

In chi ha l’omocisteina alta sono comunque da tenere in conto anche aspetti non dietetici. Fumo e alcol contribuiscono a elevare l’omocisteina, poiché compromettono il metabolismo delle vitamine del gruppo B. Con l’invecchiamento, i livelli di omocisteina tendono ad aumentare, in parte a causa di una riduzione dell’assorbimento delle vitamine B. Anche l’uso di farmaci per i disturbi gastrici quali gli utilizzatissimi inibitori di pompa protonica (i vari “prazoli”) può ridurre l’assorbimento della vitamina B12. E ci mette lo zampino pure la genetica: alcune persone hanno una predisposizione a livelli elevati di omocisteina a causa di mutazioni nel gene MTHFR, che influenzano il metabolismo dell’acido folico.

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