Paola e Simona: «Siamo una strana coppia, ma insieme ci divertiamo»

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Arrivate al quarto anno del loro programma, Paola Perego e Simona Ventura sono super affiatate. Con noi fanno il bilancio di un 2024 che per entrambe è stato intenso. Tra balli, matrimoni e imprevisti

La copertina del n 45 è dedicata a due superconduttrici, Paola Perego e Simona Ventura. Che da quattro anni condividono l’avventura di un programma, Citofonare Rai 2, che, tra interviste, giochi, musica e gossip, tiene compagnia la domenica mattina a milioni di persone. A noi, Paola e Simona ci raccontano delle loro vite e della loro amicizia.
Siete arrivate alla quarta edizione. L’avreste scommesso all’inizio?Paola: «No, anche perché andavamo in onda in una fascia oraria morta. Invece, abbiamo fidelizzato il pubblico e ogni anno ci concedono più spazio. Questa edizione va dalle 10.15 alle 13. Ma ci divertiamo e il tempo vola».Simona: «Ci speravamo. Siamo partite da amiche, con l’intento di creare un piccolo programma cult. E tra vari aggiustamenti di tiro ci siamo riuscite. Ora è un gioiellino».Ogni settimana vi segue mezzo milione di persone. Che pubblico è il vostro?

Paola: «Molto vario. Con anche tanti uomini che ci seguono e ci scrivono».

Simona: «Un pubblico che ha voglia di farsi due risate. E che magari ci ascolta cucinando o sbrigando i lavori domestici».

Com’è stato tornare in tivù dopo un anno difficile, tra impegni e malattie?

Paola: «In effetti, ho vissuto un periodo tribulato. A gennaio ho scoperto di avere un tumore a un rene. Pensi sempre che possa succedere agli altri e non a te, ma non è così. Ora faccio i controlli ogni sei mesi e quando mancano 15 giorni vado in ansia. A maggio, invece, mio marito, (Lucio Presta, imprenditore e produttore, ndr) ha avuto un grave incidente con il trattore. Poteva finire malissimo e io ho avuto molta più paura per lui che per quello che era accaduto a me».

Simona: «Il mio è stato un anno faticoso e straordinario, nel bene e nel male. Improvvisamente mi è venuta una paresi facciale, dovuta anche allo stress. Mi sono spaventata, ma sono andata in video lo stesso, sono battagliera. Ho fatto fisioterapia tre volte alla settimana e ozono-terapia per endovena. Un recupero così veloce non si era mai visto. Sono positiva, la vita mi ha dato tanto e alla soglia dei 60 anni sono soddisfatta».

E poi, il 6 luglio Simona ti sei sposata e hai dovuto cambiare la testimone.

Paola: «Mi è spiaciuto rinunciare e non essere accanto a Simona, avevo anche già l’abito. Ma in quel momento Lucio era invalido».

Simona: «Ho amato tutto di quel giorno, dal sentimento tra me e Giovanni (Terzi, giornalista, ndr), ai nostri ragazzi commossi. Siamo una famiglia coesa e non è stato facile arrivarci. Mi è spiaciuto che Paola non potesse esserci, ma la situazione era grave. Ringrazio Milly Carlucci per avermi fatto da testimone. D’altra parte, Giovanni mi aveva chiesto di sposarlo in ginocchio, proprio davanti a lei, è quasi una parente. I miei genitori erano felicissimi. Mamma ha detto che dopo avermi vista così, può anche morire. Ma anche no!».

Hai continuato a danzare dopo l’esperienza a Ballando con le stelle?

Paola: «No. Diciamo che ho avuto altro a cui pensare. Inoltre, sono impegnata anche con Touché, il programma di Radio 2 che conduco alla domenica dalle 18 alle 19,30 con Adriano Panatta e Nicoletta Simeone».

Simona: «Mica tanto, mi manca il tempo anche per fare sport».

Torniamo al programma. I vostri figli lo seguono?

Paola: «No. Di solito la domenica escono. Ma se capita e mi vedono cantare, ridono».

Simona: «Niccolò e Giacomo no: lavorano e la domenica riposano. Caterina a volte. Frequenta il liceo e vuole diventare psicologa».

Fate parte della storia della televisione italiana. Siete orgogliose del vostro percorso?

Paola: «Molto, perché ho fatto la gavetta vera e lavorato in ogni genere di programma. Dalla cronaca al reality, rischiando sempre. Ho anche cambiato emittente. La sfida mi piace, qualche inciampo c’è stato, ma è fisiologico».

Simona: «Ho 65 programmi all’attivo. Eppure, il più bello è sempre quello che verrà. A primavera tornerò in prima serata con un adventure show che in Rai mancava».

Cos’ha portato l’una nella vita dell’altra?

Paola: «Simona ha tirato fuori il mio lato casinista. Io ho cercato di renderla più riflessiva. Siamo diverse, la strana coppia».

Simona: «Ci siamo state vicine nelle difficoltà. In più, io ho portato a Paola la mia follia. E lei ha tentato di trasferirmi un po’ della sua pacatezza. Ma la missione è impossibile».

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Intervista di M.G. Sozzi pubblicata su Confidenze n 45/2024

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