Settimana scorsa ero in macchina con mio figlio, partivamo per il weekend percorrendo un lungo viale periferico di uscita dalla città quando lui mi ha chiesto: «Mamma cosa ci fa quella signora seduta su una sedia ai bordi della strada? Aspetta qualcuno?».

Mio attimo di smarrimento, rapida occhiata allo specchietto retrovisore per inquadrare la scena appena passata e mio sospiro…«Vedi amore ci sono donne che… ».

A undici anni è giusto che cominci a capire cosa c’è intorno, mi sono detta, anche se si vorrebbe proteggere sempre un bambino dal marcio che c’è in giro (e quel mondo non è fatto solo di passeggiatrici ma anche di droga, criminalità, sfruttamento. eccetera…). Così gli ho spiegato del mestiere più vecchio del mondo, e non senza un certo imbarazzo sia perché è sempre triste raccontare di chi vende se stesso, sia perché appartengo ancora a una generazione che, per educazione ed età, è cresciuta con l’idea che il sesso fosse tabù.  E quel tipo di sesso più degli altri.

Per la cronaca quando ero bambina a Milano e la domenica sera si tornava a casa dal cinema, mia madre invitava mio padre a «fare un altro giro con la macchina» per evitare alle bambine ( io e mia sorella) di «vedere quelle là» che stazionavano lungo viale dei Mille.

Del mestiere più vecchio del mondo e del vizietto che accomuna tanti uomini torniamo a parlare su Confidenze di questa settimana nella storia vera di Antonio Bozzo, L’amante di mio marito. Cosa succede quando una moglie viene a scoprire che il marito va con “una di quelle” (tanto per riprendere  il termine utilizzato da mia madre…) e ci va non per una sera, ma metodicamente tutte le settimane, e sempre con la stessa?

Il tradimento con una professionista del sesso è più  o meno grave di quello con una donna che non fa mercimonio del suo corpo?

E poi la classica domanda, quella che prima o poi ognuna di noi si è posta: «cosa ci trova un uomo in una donna così? Che, come si dice nel racconto, è di tutti e di nessuno?». Vi lascio alla lettura, senza anticiparvi nulla, e vi invito a leggere il commento della nostra psicologa.