Io, mia figlia e il cibo

Cuore
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Io, la mia bambina e il cibo siamo un terzetto che va abbastanza (ma solo abbastanza) d'accordo. Vi spiego perché

Io, mia figlia e il cibo. Ovvero: un terzetto che non è partito nel migliore dei modi.

Quando Elisa è nata, ero sicura che l’avrei allattata a lungo (e con gioia). Invece la situazione ha preso un’altra piega, perché avevo tantissimo latte, ma la piccola non riusciva ad attaccarsi al seno. Insomma: un disastro.

In un attimo siamo passate al biberon, ma la frittata era ormai fatta: io mi sentivo terribilmente in colpa (com’era possibile che non riuscissi a nutrire la mia bambina?).

Per fortuna i problemi si sono risolti in fretta, adesso Elisa ha tre anni e mezzo ed è sana. Ma che fatica gestire la sua alimentazione!

Voglio dire che, in teoria, non ho dubbi: i piccoli (e anche gli adulti, per la verità) devono mangiare sano. Ma in pratica…

In pratica, se Elisa vuole una merendina industriale o qualche caramella, solitamente le rispondo di no. Ma c’è sempre il giorno in cui, di fronte a una richiesta di questo tipo, vengo travolta da quei pericolosi e antichi sensi di colpa, e in un attimo eccomi pronta ad assecondare anche i peggiori vizi alimentari della piccola (ed evidentemente non sono l’unica: nella foto qui sopra, ecco le gemelle dell’attrice Sarah Jessica Parker alle prese con due enormi gelati).

Sbaglio? Certo che sì. Ma sono sicura che, quando si parla di mamme, figli e cibo, si parla soprattutto di emozioni e sentimenti.

Trattiamo questo argomento sul numero 8 di Confidenze nell’articolo Sappiamo davvero cosa fa male ai nostri figli?

 

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