«L’amicizia nasce nel momento in cui una persona dice a un’altra: “Cosa? Anche tu? Credevo di essere l’unica”» diceva lo scrittore britannico Clive Staples Lewis. E io non potrei essere più d’accordo. Per questo, alla domanda “Che amica sei?” rispondo sempre che sono l’amica della “condivisione di stravaganze varie”.
Esempio: per me la serata perfetta prevede cena e, durante o subito dopo, un bel cappuccino con tanta schiuma. Inutile dire che la maggior parte della gente non condivide questa mia abitudine (abitudine “da tedeschi”, dice mio marito), e spesso perfino i camerieri storcono il naso quando ordino il mio amato cappuccio alle nove di sera, subito dopo un pizza. Per tanti anni, però, ho condiviso questo rito con un’amica, e questo gesto è diventato il simbolo del nostro legame.
Naturalmente l’amicizia non è solo questo. Ma di sicuro è indimenticabile il momento in cui conosci una persona e ti rendi conto che non solo capisce anche le tue caratteristiche più assurde, ma le ha pure lei.
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