La vita perfetta di Renée Knight

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Un thriller da brivido, che si svolge tra le rassicuranti pareti domestiche, dove Catherine custodisce un segreto inconfessabile

“Tutti nascondono un segreto”, c’è scritto così, sulla copertina del thriller che vi terrà compagnia sotto l’ombrellone in questo giugno d’estate ancora solo potenziale.

Dopo L’amore bugiardo di Gillian Flynn e La ragazza del treno di Paula Hawkins (entrambi recensiti nelle mie Confidenze letterarie del sabato) anche questa volta il brivido entra tra le pareti domestiche, quelle che dovrebbero essere sinonimo di riparo e verità, per smantellare tutte le certezze e squarciare il pesante velo dell’omertà relazionale.

Tutti nascondiamo un segreto, lo nascondiamo a chi ci sta accanto, ai nostri mariti e alle nostre mogli, ai nostri figli, lo nascondiamo sperando che prima o poi il miracolo accada e che quel baratro, quella vertigine, quel capitolo buio, scompaia per sempre dalla nostra mente: nulla è mai successo, siamo al sicuro.

Ma gli eventi della vita tornano se manca il punto, se tra le pagine è rimasto un segnalibro, un lembo piegato a fare spessore. Il non detto diventa una ghigliottina spietata che recide lentamente ma inesorabilmente.

Catherine Ravenscroft, 45 anni, è una donna di successo, una professionista stimata. Robert è suo marito, si amano, e da quando il loro unico figlio, Nicholas, è andato a vivere da solo hanno riscoperto una nuova intesa. Un giorno, nella nuova casa dove hanno deciso di trasferirsi, viene recapitato un libro. Intrigata dal titolo, Un perfetto sconosciuto, Catherine comincia a leggere:

“Qualsiasi analogia con persone vive o scomparse…La formula del disclaimer, nella prima pagina, è barrata da una riga rossa. Se ne accorge solo ora: non ci aveva fatto caso quando ha cominciato a leggere. La somiglianza non è puramente casuale; è innegabile. E’ lei, Catherine. E’ un personaggio chiave, la protagonista. Anche se il nome è diverso, i dettagli sono inconfondibili, persino la descrizione di cosa indossava quel pomeriggio. Un frammento della sua vita che ha tenuto ben nascosto. Un segreto che non ha confessato a nessuno, nemmeno alle due persone al mondo che credono di conoscerla meglio di chiunque altro: suo marito e suo figlio. Nessuno può avere inventato quello che Catherine ha appena letto. Eppure eccolo lì, nero su bianco, sotto gli occhi di tutti. Pensava di averci messo una pietra sopra. Che fosse finita. Invece è tornata a galla. Nella sua camera da letto. Nella sua testa”.

È un segreto. Lo abbiamo custodito e difeso con il silenzio. Qualcuno sa. Qualcuno ha raccontato tutto in un libro e l’epilogo è una condanna a morte. Una minaccia. Una promessa. La resa dei conti.

In gioco c’è il passato. Il futuro. Il presente è una sfida all’ultima riga.

 

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Renée Knight, La vita perfetta, Piemme

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