Quegli ipocriti dei media: le cicciottelle

Mondo
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Cosa ci ricorderemo di questa estate? Sicuramente le Olimpiadi di Rio 2016, e ancor di più la polemica scoppiata per il caso delle atlete "cicciottelle", l'ennesima ipocrisia dei media

Le Olimpiadi di Rio – perché  ce ne ricorderemo? Per la prova onorevolissima di tanti nostri atleti, per le medaglie vinte? O per la toccante défaillance di Federica Pellegrini? Questa dèa delle acque, dolente, stupita di aver perso proprio lì la sua divinità – che è fuori discussione – l’ha lasciata solo per un istante, ma proprio mentre era davanti al Mondo.

No! Ci ricorderemo dell’evento che più ha scatenato stampa social e tv, con una copertura mediatica superiore a qualsiasi altra, ovvero la parola Cicciottelle, riferito a tre atlete nel titolo di un giornale; il direttore è stato sospeso, e tutta l’Italia scrivente o televisiva si è scagliata contro questa mancanza di rispetto verso la donna, la condanna è stata solenne e severissima. Ora, non è certo cosa buona far commenti sul fisico, e quando si tratta dei sovrappeso, poi, tutti si sentono in diritto di far battute, ma questo sdegno nazionale! L’unanimità del vituperio – se arriva un marziano che non sa niente dell’Italia e vede tutti questi commenti  dice: accidenti, ma questo Paese è il più evoluto di tutti nei diritti delle donne!  Se per una scivolata quasi affettuosa succede tutta questa canizza, la vita delle donne in Italia dev’essere un paradiso!

Poi invece scopre che qui le donne nel lavoro sono pagate meno degli uomini, che non ci sono gli asili nido, che spesso una donna deve scegliere fra fare un figlio o tenersi il lavoro, che ne viene ammazzata uno ogni due giorni dal marito, dall’ex, dall’amante, e che le condanne sono singolarmente miti, e che quando succede di nuovo ci siamo così assuefatti che questi delitti stanno insidiosamente diventando una routine, scopre che i fondi per l’accoglienza delle donne maltrattate non ci sono, e molti centri stanno chiudendo, scopre che lo Stato non si è manco sognato di organizzare dei corsi gratuiti di autodifesa, e via dicendo. Il marziano non ci capisce più niente, si confonde: ma allora perché è bastata una parola poco riguardosa per fare scoppiare una rivolta dei media?

Perché quando non serve, per motivi futili, tutti si improvvisano combattenti per la causa della dignità femminile. Quando non serve, sono tutti dalla nostra parte. Il marziano allora riparte per un altro pianeta. Questo lo trova incomprensibile. E ipocrita da fare schifo. Riprende l’astronave, e non torna più. Beato lui.

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