Il 2018 che se n’è appena andato tra le altre cose mi ha portato via anche un’amicizia trentennale. Lo strappo è stato fortissimo, soprattutto perché si trattava di un legame nato sui banchi di scuola e tutti sappiamo quanto siano profondi e immarcescibili questo genere di rapporti. O almeno così credevo anch’io, ma “chi è causa del suo mal pianga se stesso” dice il proverbio.
Così quando ho visto su Confidenze nella pagine della psicologia il servizio “Se l’amicizia finisce, reagisci così ” mi sono buttata a pesce a leggerlo, sperando di trovare consigli e conforto, e magari di scoprire qualche ragione in più che mi giustifichi una rottura così insanabile.
La prima verità che ci ho trovato riguarda il senso di perdita avvertito, un sentimento simile al lutto, spiega la psicologa nell’articolo, ed è vero, l’ho sperimentato per mesi mentre tentavo maldestramente di ricucire i rapporti con questa persona e ancora oggi ogni tanto la nostalgia per lei mi torna come uno spillo nel cuore.
“L’amicizia si basa su alcuni pilastri fondamentali come il rapporto di fiducia, il legame affettivo e la condivisione di interessi e stati d’animo” spiega la psicoterapeuta Laura Pedrinelli e io con la mente ho pensato subito a cosa è venuto a mancare nel rapporto con la mia amica: il legame affettivo? No, quello no, le voglio un bene dell’anima ancora adesso, e gliene vorrò sempre.
La fiducia? Neppure, è una persona che in passato sarebbe stata disposta a tagliarsi una mano per me. E allora non resta che la condivisione d’interessi e stati d’animo, perché – come spiega il servizio – le persone cambiano negli anni, il processo di maturazione fa venir fuori aspetti inediti della nostra personalità e così non ci si riconosce più nell’altro, nei suoi desideri, nel suo stile di vita. Non ci unisce più quella simpatia, che nell’etimologia greca della parola significa “sentire insieme” e l’amicizia si sfalda.
Ecco che allora la frequentazione diventa sporadica perché non si hanno più interessi comuni da coltivare e lentamente, senza che neanche ci accorgiamo, le esperienze condivise del passato non bastano più a tenere vivo il fuoco dell’amicizia.
Poi certo le ragioni per cui un’amicizia tra donne finisce possono essere altre e più traumatiche e l’articolo le enuclea tutte (dalla rivalità in amore a quella su lavoro) ma paradossalmente queste forse sono più recuperabili delle prime.
Ecco sono arrivata all’ultima riga del servizio con una grande tristezza nel cuore ma anche una sensazione di pace, mi ha fatto bene leggerlo perché ho finalmente fatto pace con me stessa e ho capito cos’è mancato al mio rapporto di amicizia: la condivisione degli interessi, quel fluido empatico che fa attrarre le persone come una calamita. E forse dopo tutto mi sono anche un po’ auto-assolta per essere stata io la causa della rottura. Anno nuovo vita nuova? Chissà, speriamo di sì.
Ultimi commenti