Che cosa vi fa venire in mente l’espressione “destini incrociati”? A me ha sempre fatto risuonare dentro una nota speciale. Trovo magica l’idea che due vite lontane e sconosciute possano incontrarsi in un attimo che poi diventa cruciale per entrambe, perché dal loro incontro nasce qualcosa di nuovo. Qualcosa di grande o piccolo, che cambia il mondo o solo la storia privata delle due persone coinvolte.

Anche se nessuna storia privata è poi così piccola da non meritare di venire raccontata.

«Se quel giorno non avessi bigiato inglese, non avrei mai incontrato il mio grande amore» dice spesso la mia amica Giovanna. Quel giorno il suo destino ha incrociato quello di Marco, e le loro vite sono cambiate per sempre.

Ma se ognuno di noi può avere almeno una storia così da raccontare, alcuni incroci hanno un impatto decisivo, che non cambia solo le esistenze delle persone coinvolte, ma quello di una generazione, di un popolo, di un’idea.

Nel n. 16 di Confidenze raccontiamo uno di questi incroci speciali. Il giorno in cui la vita di Susan Sarandon, star di Hollywood, già ricca e famosa, si incrocia con l’impegno umanitario di una sconosciuta suora, Helen Prejean, che assiste i condannati a morte e si batte contro la pena capitale. Dall’incontro tra queste due donne, che non si conoscono ma si scoprono sorelle nell’anima e nell’impegno civile, nasce un progetto, che diventa un film, che diventa… Non voglio dire di più per non togliervi la sorpresa.

Dico solo che Destini incrociati è un’idea talmente forte che ha dato origine a un programma radiofonico di culto, a un programma tivù d’animazione (Destini Incrociati Hotel), a uno spettacolo teatrale. Continuando a generare iniziative, novità e incroci tra vite comuni ed esistenze straordinarie di artisti, letterati, attori, scienziati…

Con Confidenze nasce la sua prima versione letteraria.

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