Ho letto da qualche parte una frase che mi ha colpita: “Perdona, non perché loro meritano il perdono, ma perché tu meriti la pace“.
Queste parole mi hanno fatta riflettere: perdonare non è facile, ma restare intrappolati nella diabolica rete del rancore è peggio.
Due esempi.
Molto tempo fa, in vacanza, un'”amica” ha spifferato ai quattro venti alcune confidenze che le avevo fatto. Cose intime, che avrei preferito non rendere pubbliche. Non sono stata in grado di perdonarla e ancora oggi, a distanza di tempo, sono arrabiata con lei. Provo una rabbia tossica, che nuoce solo a me. Lei probabilmente si è scordata dell’episodio, mentre io ogni tanto mi sento ancora tormentare da quel ricordo.
Qualche mese fa, un’altra presunta amica mi ha fatto uno sgarbo. Non me lo aspettavo ed è stata dura accettare che una persona che credevo fidata potesse pugnalarmi alle spalle. Eppure, dentro di me, l’ho perdonata. L’ho perdonata nel senso che ho capito le sue ragioni (anche se non le condivido) e ho scelto di lasciarmi alle spalle il diverbio. Ho comunque tagliato i ponti con la pseudo-amica, ma in cuor mio non provo astio né rancore.
Queste esperienze confermano che, sì, bisogna sempre perdonare. Non per gli altri, ma per noi stessi e il nostro benessere.
E tu riesci a superare i torti? Per scoprirlo, puoi fare il test Sai perdonare?
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