Sono cresciuta in una felice famiglia allargata e ne ho creata un’altra, che però è un po’ più strettina. Ma andiamo con ordine: quando i miei si sono separati (mio fratello e io avevamo 7 e 9 anni) a vivere a casa nostra è arrivato il fidanzato della mamma che, nascendo come amico del papà (succede anche nelle migliori famiglie), da noi bambini è stato accolto a braccia aperte. Ma lo stesso entusiasmo l’abbiamo riservato a tutte le fidanzate di nostro padre, sia che durassero qualche settimana sia che mantenessero il ruolo per lunghi anni. E quando una (la più longeva al suo fianco) è pure diventata sua moglie, al matrimonio ci siamo presentati tutti: figli, ex consorte, nuovo compagno, neo genero, futura nuora.
Poi, mi sono separata io e la storia si è più o meno ripetuta. Pur non essendo amiche per la pelle, la fidanzata del mio ex e io andiamo molto d’accordo. E se lei è sempre stata una vera delizia con i nostri figli, è talmente santa che mantiene rapporti affettuosi anche con l’ex suocera del suo uomo (cioè mia mamma!) e non ha nessun problema a serate con tutti noi, compresi il mio compagno e le sue ragazze.
So benissimo che non è così per tutti. Per esempio, lo stesso calore non si è sviluppato con l’ex moglie del mio fidanzato e un po’ mi dispiace. In fondo, dopo tanti anni le nostre vite si sono intrecciate come quelle di parenti, neppure tanto alla lontana. Ma secondo statistiche e psicologi, fuori dal coro siamo noi (i Di Giorgio & Co.) che abbiamo dato alle separazioni coniugali il compito di inventare nuove dinamiche sentimentali, basate non più sull’amore passionale che c’è stato, ma su un profondo affetto che nel tempo continua a rinforzarsi. E se naturalmente non è che siano solo ed esclusivamente sempre rose e fiori, siamo comunque riusciti a vincere i 4 nemici della famiglia allargata. Quali sono? Li potete leggere su Confidenze in edicola adesso, a pagina 74.
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