Alcuni anni fa, una cara amica, vedendomi giù di tono, mi ha spiegato che secondo lei il segreto per vivere bene era fare “life-surfing“, cioè imparare a scivolare sulla vita, senza incagliarsi nei dolori e nelle difficoltà. In sintesi, mi ha illustrato il bello della leggerezza.
Leggerezza che non è superficialità, ma capacità di vivere l’esistenza senza inutili zavorre, imparando a dare il giusto peso alle cose e senza lasciarsi intrappolare dei piccoli e grandi ostacoli che si possono incontrare lungo il cammino.
Facile? Mica tanto. Però si può imparare.
Un esempio.
Un po’ di tempo fa, ho dovuto trovare una nuova tata per la mia Elisa. Era necessario, ma il pensiero di affidare la mia piccola a una persona nuova mi metteva paura e angoscia. Eppure, non avevo alternative.
Avrei potuto lasciarmi trascinare dall’ansia e diventare chiusa e sospettosa con la nuova arrivata. Anzi, non solo avrei potuto, ma l’ho quasi fatto.
Poi, mi è venuta in mente la mia amica: life-surfing.
Senza pensarci troppo, ho deciso di cavalcare la vita e vedere che cosa aveva in serbo per me. Senza pregiudizi né paure.
In breve, per un po’ ho continuato a rimpiangere la vecchia (e rassicurante) routine con la tata storica di mia figlia, che ormai conoscevo come le mie tasche. Ma poi sono riuscita a dare davvero una chance alla nuova babysitter. E ho fatto bene, perché si è rivelata una persona dolce e fantasiosa, capace di portare in casa nostra una dose extra di gioia e creatività.
Parliamo di leggerezza sul numero di Confidenze in edicola questa settimana nell’articolo Il bello della leggerezza.
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