Il gioco delle passioni di Aldo Carotenuto

Cuore
Ascolta la storia

Costruire se stessi, rispettarsi, amarsi, è l’unico modo per riconoscere una passione vera, una fantasia non distruttiva

“Fantasticare è forse la più eclettica delle prerogative umane, un sorprendente prodigio della nostra mente e della nostra anima. La fantasia ci mette in condizione di creare, di dare vita a nuove idee e progetti, può addirittura regalarci la forza di compiere azioni temerarie e bizzarre. Si tratta di un canale espressivo dell’anima molto efficace, funzionale all’osmosi tra mondo interno e mondo esterno. Non è un caso se una delle funzioni a essere compromesse o alterate dai disagi dell’anima sia proprio quella del fantasticare. Non è raro infatti che il meccanismo di questo strumento così sofisticato possa fare tilt nei momenti più delicati della vita di una persona.                                    

Se infatti è vero che la fantasia può aiutarci a vivere meglio, è anche vero che le fantasie possono diventare i nostri più acerrimi nemici, fantasmi che ci perseguitano durante la notte, voci assillanti che ci tormentano durante il giorno. Il problema è dato dal fatto che le fantasie prendono vita nel profondo della nostra anima, da essa vengono alimentate, da essa emergono dando vita a sogni o deliri”.

Questo saggio di Aldo Carotenuto, Il gioco delle passioni – Dinamiche dei rapporti amorosi, è incentrato sulla relazione e sulle relazioni di tipo emotivo che riempiono, o che vorremmo riempissero, le nostre vite. Con la naturalezza e semplicità, che nulla hanno a che vedere con il semplicismo ma che denotano solo grande chiarezza intellettiva, che fanno da leitmotiv a ogni sua pubblicazione, il noto psicoanalista junghiano ci accompagna attraverso tutti i viali e sentieri del Grande Bosco delle passioni umane.

La passione è bruciare. Bruciare il tempo, bruciare il reale quotidiano. Nulla scotta di più di una fantasia: in quel mondo che riusciamo a vedere solo noi realizziamo la nostra vita come pensiamo dovrebbe essere. Siamo belli, desiderabili, abili, unici. Non parlo solo di passione amorosa. Ogni ambito vitale può finire nella spirale che ci trascina verso il sogno o verso il delirio: la politica, uno sport, un hobby, il lavoro.

Il compito di un libro, di un saggio, è quello di fornirci buone spiegazioni mai definitive e mai dogmatiche e lasciarci quello spazio giusto all’interno del quale poter costruire la nostra idea, la nostra risposta.

La fantasia, la passione, ci portano lontano dal qui e ora. Saperle gestire è arduo, il rischio è alto: perdersi, avere l’illusione di muoversi e avvicinarsi verso qualcosa e qualcuno per poi ritrovarsi, troppo tardi per tornare indietro, soli.

Costruire se stessi, rispettarsi, amarsi, è l’unico modo per riconoscere una passione vera, una fantasia non distruttiva; l’unica regola per la tenuta qualitativa se non temporale dei rapporti interpersonali che creiamo.

“La vita è troppo dura per essere presa così com’è, pertanto abbiamo bisogno di pensarci continuamente altrove”, affermava Freud.

In realtà possiamo scoprire che la durezza della vita è la sua componente migliore e che affrontarla pensandoci qui, adesso, è la passione più forte, inaspettata e sconvolgente.

Innamoriamoci di noi. Rincorriamoci. Conquistiamoci.

 

Aldo Carotenuto, Il gioco delle passioni, Bompiani

Confidenze