Esiste ancora oggi un sesso domestico, fatto di tenerezza e regole e un sesso extraconiugale pieno di trasgressione e passione?
È il tema di cui parliamo questa settimana su Confidenze nella storia vera raccolta da Roberta Giudetti: “Un abito viola e sotto niente”, mettendo sul piatto un argomento scomodo o forse persino anacronistico, considerato il fast-food del sesso che domina la nostra società. Eppure l’esperienza personale della protagonista credo sia uguale a quella di migliaia di donne, che, come come molte di noi, sono cresciute con inculcato in testa un ben preciso modello: quello delle brave ragazze che non prendono mai per prime l’iniziativa con un uomo e soprattutto a letto non chiedono mai niente, rassegnandosi ad assolvere ai “doveri coniugali” in contrapposizione alle “mangiauomini” che incarnano i desideri repressi del maschio.
Una volta le mamme spiegavano alle future spose che “i maschi hanno certe esigenze da sfogare” con il sottinteso che noi femmine dovessimo chiudere un occhio su eventuali scappatelle dei mariti ed essere immuni da ogni tentazione carnale. Poi c’è stata la stagione del femminismo, la scoperta del corpo della donna e del piacere sessuale non più territorio esclusivo dell’uomo, ma la cosiddetta parità tra uomo e donna è davvero arrivata anche nella camera da letto?
Leggendo la storia vera di Rossella, mi sono ritrovata nel mezzo di considerazioni tremendamente attuali e che nessun decennio di femminismo è riuscito a cancellare. Anzi forse oggi si ripresentano ancora con maggior veridicità proprio purché siamo abituati a un sesso “mordi e fuggi” .
Ve le ripropongo e mi piacerebbe sapere da voi cosa ne pensate, se v’identificate con i pensieri della protagonista della nostra storia vera, (donna sposata che alla soglia della menopausa tradisce il marito, per ritrovarsi ancora più delusa di prima) o se invece credete che la liberazione sessuale abbia davvero cambiato gli equilibri nella coppia.
“… Ho capito che, a parte rare eccezioni, sono davvero pochi gli uomini che si impegnano a conoscere il corpo di una donna, più spesso pretendono di sapere già tutto. Sono pochi quello che tra le lenzuola ascoltano le esigenze della propria compagna. Se poi questa accampa pretese, quasi sempre ne restano turbati. Certi giochi se li aspettano solo dalle amanti non certo dalle brave ragazze che scelgono di sposare”.
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