Su Confidenze di questa settimana trovate tante storie vere a tema maternità: ci sono testimonianze di donne che sono diventate madri un po’ per caso, magari facendo un cammino complesso, che a volte comincia con un desiderio negato o non avvertito abbastanza (il famoso istinto materno) oppure famiglie formato extra large o ancora mamme ansiose alle prese con figli adolescenti o nonne che si sentono ancora vive aiutando in famiglia.
Ma come vedono oggi gli italiani la maternità e il diventare genitori? Alla Vigilia della festa mamma del 14 maggio, appuntamento che viene celebrato da almeno 6 italiani su 10, Ipsos ha realizzato un sondaggio chiedendo come sono le mamme di oggi rispetto al passato e quanto è considerato importante diventare genitori oggi nella nostra società.
Dalle risposte appare chiaro come la genitorialità sia considerata una tappa importante della propria vita, ma il 41% pensa che ci si possa realizzare anche in altri modi. Ne sono convinte soprattutto le madri over 50 e le generazioni dei boomers, ma anche le persone con un livello di istruzione più elevato e i non credenti.
Un buon 30% pensa invece che l’essere genitore sia il fattore più importante per la realizzazione personale e tra questi sono soprattutto i papà a crederlo. (il 46% degli over 50 e il 38% di chi ne ha meno).
Per quanto riguarda le mamme di ieri e quelle di oggi, la stragrande maggioranza (80%) ritiene che quelle di oggi siano troppo permissive, meno capaci di trasmettere valori ed educazione ai figli (74%), più stanche, indifferenti e passive (60%) e più in conflitto con i figli (54%). In compenso riescono a essere più presenti nella vita dei loro ragazzi grazie all’uso dei social e al maggiore aiuto da parte del partner (ne è convinto il 70% dei rispondenti).
Anche qui il divario generazionale incide: sono soprattutto le persone di una fascia di età elevata a ritenere le madri di oggi meno capaci di rappresentare una guida valoriale rispetto ai figli nonostante l’aiuto dei padri e della tecnologia.
E a proposito di tecnologia, Ipsos ha poi indagato altri due fenomeni importanti diffusisi proprio negli ultimi decenni: il proliferare di blog e siti specializzati per genitori dove pediatri, psicologi e pedagoghi dispensano consigli e risposte su questioni inerenti la maternità e le famose mamme influencer.
I risultati non sono molto incoraggianti perché ottiene una fiducia relativamente alta (43% contro il 41% di risposte negative) solo il fenomeno dei blog degli esperti mentre le mamme influencer convincono poco: solo il 25% degli intervistati. Anche in questo caso più alto è il livello di istruzione e più bassa è la fiducia riposta in questi modelli. Mentre, per fare un altro esempio, godono di maggior consenso e fiducia le chat delle mamme di classe su WhatsApp o i gruppi Facebook dove ci si scambia consigli ed esperienze tra mamme (36% degli intervistati).
Infine l’ultima domanda che è stata posta riguarda una questione molto attuale, la maternità surrogata. Qui è stato chiesta un’opinione non tanto sulla pratica, quanto sulla registrazione anagrafica dei figli nati attraverso la maternità surrogata: su questo tema mostrano un atteggiamento abbastanza favorevole se pur con molte incertezze: il 40% si dichiara favorevole alla registrazione, ma un italiano su tre non riesce ad esprimersi (36%). Il 24% è contrario e tra uomini e donne i pareri favorevoli salgono al 44% tra le donne e si fermano al 35% tra gli uomini.
Insomma, essere genitori oggi appare sempre di più una sfida e non solo per le difficoltà oggettive a conciliare la vita lavorativa con quella familiare, ma perché i modelli che la società propone sono cambiati, non credo però che le madri di oggi siano incapaci di trasmettere valori e di educare, forse bisognerebbe chiedersi se non sono i valori stessi a essere cambiati, ma una cosa questo sondaggio lo dice: 6 italiani su 10 sentono l’esigenza di ricordarsi della loro mamma con un pensiero, segno di un legame affettivo inossidabile al tempo.
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