Jack nasce a Edimburgo il 16 aprile del 1874. Nevica. Sua madre non può tenerlo, lo partorisce in casa di una donna, Madeleine, “levatrice che gli abitanti della città considerano pazza”.
Un cuore, Jack, ce l’ha. Ma duro, di ghiaccio. “La dottoressa comincia a rovistare sullo scaffale degli orologi meccanici. Con un orecchio ascolta il mio cuore difettoso, con l’altro i tic tac. Poi, all’improvviso, le si illumina lo sguardo. “Questo!” urla, accarezzando con la punta delle dita gli ingranaggi di un vecchio orologio a cucù”.
Un cuore caldo che batte a tempo, grazie a un cucù. Ma stai attento, Jack. È un cuore fragile. Tre regole, per te. Madeleine ti ha salvato dal gelo e dalla morte, Madeleine sa come devi vivere per far continuare a battere quel cuore.
“Uno, non toccare le lancette.
Due, domina la rabbia.
Tre, non innamorarti, mai e poi mai.
Altrimenti, nell’orologio del tuo cuore, la grande lancetta delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle, le tue ossa si frantumeranno, e la meccanica del cuore andrà di nuovo in pezzi”.
Non innamorarti, mai e poi mai. Ma Jack non ce la fa. A non innamorarsi, intendo. Perde testa cuore e cucù per Miss Acacia, una ragazzina miope che non porta occhiali e canta da dea. Due corpi e un’anima sola. Un grande amore. Infelice, ovviamente. Come devono essere tutti i grandi e veri amori. Impossibili. Irrealizzabili. Altrimenti si chiama vita ed è tutt’altra faccenda.
È una fiaba, questa, e l’improbabile coppia e tutti gli altri strampalati personaggi vi riporteranno indietro di millenni, vi riporteranno a quando bastava chiudere gli occhi un istante per credere che a salvarci da ogni paura e da questa vita senza risposte sarebbe bastato un bacio o un ti amo appena accennato.
“Lungo la strada, la paura e il dubbio rivaleggiano con il desiderio. Non avrei mai pensato che fosse tanto complicato tenere al proprio fianco la persona che amiamo più di ogni altra cosa. Un giorno o l’altro, tutto il piacere e la gioia che l’amore può suscitare si pagano con la sofferenza. E più si ama intensamente e più il dolore sarà moltiplicato. Sperimenterai l’assenza, poi i tormenti della gelosia, dell’incomprensione, infine la sensazione del rifiuto e dell’ingiustizia. La meccanica del tuo cuore esploderà”.
Se avete amato anche voi qualcuno che credeva alle sue bugie, o meglio ai suoi sogni, se avete amato certe favole improbabili come gli eventi del reale, sì, potete perdervi e credere. L’amore arriva da un altro pianeta. Ci porta su un altro pianeta. Non abbiate paura del volo, del viaggio.
Mathias Malzieu, La meccanica del cuore, Feltrinelli.
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