“Lei cammina a passo spedito sul marciapiede, i capelli biondi che le scivolano sulle spalle, le guance arrossate, un borsone da palestra appeso al braccio. Arrivata davanti al portone, tira fuori le chiavi dalla borsa. La via è chiassosa e affollata, taxi gialli che sfrecciano, pendolari di ritorno dal lavoro, clienti che entrano nella gastronomia all’angolo. Ma io non le stacco mai gli occhi di dosso.
Si ferma sull’ingresso e getta un rapido sguardo dietro di sé. Mi sento come attraversata da una scarica elettrica. Chissà se ha percepito i miei occhi fissi su di lei. Rilevamento non visivo di sguardi, si chiama: la capacità di sentire se qualcuno ci sta osservando. Una sorta di raffinatissimo sensore installato nel cervello umano, eredità dei nostri antenati che vi si affidavano per non diventare preda degli animali. È una forma di difesa che ho coltivato in me stessa, la sensazione dell’elettricità statica sulla pelle, la testa che istintivamente si solleva in cerca di un paio d’occhi. Ho imparato quanto sia pericoloso sottovalutare il senso d’allarme.
Ma lei si limita a girarsi dall’altra parte, aprire la porta e sparire dentro, senza mai guardare verso di me. È inconsapevole. Non sa del danno che ho provocato, del disastro che ho messo in moto. Per questa bellissima ragazza con il viso regolare e il corpo florido – la donna per cui mio marito Richard mi ha lasciato – io sono invisibile come il piccione che razzola sul marciapiede vicino a me. Non ha idea di quello che le succederà. Non ne ha la minima idea”.
Tanto per cominciare, buon inizio di settembre! No, l’estate non è ancora finita, non è finito il suo spirito giallo, non è finita la voglia di emozioni forti. Per noi bibliofili questo, tradotto, vuol dire thriller. E questo scritto a quattro mani dalla scrittrice americana (la Pekkanan) e dalla sua editor è davvero entusiasmante. Io vi ho riportato il prologo, dal quale è impossibile capire anche solo un milionesimo di questa trama. C’è una moglie, ex. C’è un uomo, un uomo equilibrato, affettuoso, perfetto (forse). C’è una nuova compagna. C’è Nellie e c’è Vanessa. Le prime 169 pagine le passiamo insieme a loro. E ci abituiamo. E ci complimentiamo con le detective in noi: abbiamo capito tutto!
Ecco, no. Non abbiamo capito nulla, in realtà. Ovviamente non posso dirvi il perché.
Poi a pagina 173 un nome nuovo, Emma. Senza dimenticare il ruolo fondamentale di un professore universitario, di una moglie tenuta nascosta, di due bimbi, una femmina e un maschio. E di una giovane donna scomparsa nell’oceano.
Non c’è via di scampo; fino alla penultima pagina, fino all’epilogo, sbaglierete ogni previsione o intuizione. È scritto benissimo in seconda di copertina, nella trama: “questo romanzo è come la realtà. E nella realtà non c’è niente di vero. Nessuna relazione è senza ombra. Nessun amore è senza segreti. Ci sono solo gli sprazzi di verità dietro le bugie. O le piccole bugie che, insieme, fanno una verità. E la verità è l’unico modo per voltare pagina”.
Greer Hendricks e Sarah Pekkanen, La moglie tra di noi, Piemme
Ultimi commenti